Atto Camera
Interpellanza 2-00714
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 17 settembre 2007 nella seduta n.205
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, per sapere - premesso che:
ad oggi, quando la pubblica amministrazione ha adottato soluzioni in software libero, ha ottenuto importanti risparmi, come dimostra per esempio il progetto FUSS (Free Upgrade Southtyrol's Schools): un progetto che ha implicato la sostituzione dei sistemi operativi Microsoft Windows XP, pacchetti applicativi Microsoft Office, programmi antivirus, applicativi di uso didattico presenti nei personal computer delle scuole applicativi server che gestiscono la normale attività della rete (posta elettronica, web, content filter, banca dati, eccetera) con omologhi applicativi in software libero per 83 scuole dislocate territorialmente in 23 comuni della provincia di Bolzano, per un totale di 2.460 postazioni client e 70 server con un impegno di formazione 412 persone (per un totale di 1.052 ore di formazione erogate) ed un costo complessivo di 702.000,00 euro in tre anni;
l'implementazione del software libero da parte delle pubbliche amministrazioni stenta però a decollare;
l'articolo 68, comma 1, (Analisi comparativa delle soluzioni) del decreto legislativo n. 82 del 2005 stabilisce che le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico e che, nell'acquisizione dei programmi informatici, adottano soluzioni informatiche che assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa e che consentano la rappresentazione dei dati e documenti in almeno un formato di tipo aperto;
questa norma fatica a trovare attuazione da parte delle pubbliche amministrazioni, come dimostra anche la sentenza n. 2809 del 2007 del T.A.R. del Lazio resa nel giudizio promosso dall'Associazione italiana per il software libero contro il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (R.G. n. 3838 del 2006);
spesso l'adozione del software libero da parte degli enti della pubblica amministrazione è anche impedita dalla necessità di comunicare e scambiare dati in formati non aperti con altri enti della pubblica amministrazione usando applicativi non funzionanti su sistemi operativi in software libero;
il repertorio dei formati aperti utilizzabili nelle pubbliche amministrazioni e delle modalità di trasferimento dei formati ha fondamentale importanza per la diffusione del software libero e dei formati aperti nella pubblica amministrazione ma ancora oggi non è disponibile;
ai sensi dell'articolo 68, comma 3, del decreto legislativo n. 82 del 2005 «Per formato dei dati di tipo aperto si intende un formato dati reso pubblico e documentato esaustivamente»;
ai sensi dell'articolo 68, comma 4, del decreto legislativo n. 82 del 2005 «il CNIPA istruisce ed aggiorna, con periodicità almeno annuale, un repertorio dei formati aperti utilizzabili nelle pubbliche amministrazioni e delle modalità di trasferimento dei formati»;
da più parti si indica che, onde evitare incertezze e dubbi, si dovrebbe precisare, adottando le opportune determinazioni, che costituiscono formati aperti solo quelli dei quali sono irrevocabilmente licenziati al pubblico gratuitamente tutti gli eventuali diritti di privativa (diritto d'autore, brevetto, marchio od altro diritto su bene immateriale) che ne limitano l'uso -:
quali azioni siano state intraprese ovvero programmate o quali misure intenda prendere il Ministero:
a) per informare e sensibilizzare gli enti della pubblica amministrazione al rispetto del disposto dell'articolo 68, comma 1, decreto legislativo n. 82 del 2005 (obbligo di valutazione comparativa, di adozione di soluzioni informatiche che assicurano l'interoperabilità e la cooperazione applicativa, di uso di formati aperti);
b) per supportare gli enti della pubblica amministrazione al rispetto dell'obbligo di valutazione comparativa, eventualmente istituendo anche obblighi di trasparenza e pubblicità delle analisi comparative realizzate, e degli altri obblighi previsti all'articolo 68, comma 1, decreto legislativo n. 82 del 2005;
c) per monitorare e controllare se e come gli enti della pubblica amministrazione si adeguino al disposto dell'articolo 68, comma 1, decreto legislativo n. 82 del 2005;
d) per dare impulso alla rapida pubblicazione del repertorio dei formati aperti e utilizzabili nelle pubbliche amministrazioni e delle modalità di trasferimento dei formati;
e) per fare in modo che gli enti della pubblica amministrazione che rendono disponibili applicativi per la trasmissione di dati ad altri enti ed ai cittadini rendano disponibili tali applicativi in formato funzionante su sistemi operativi in software libero;
f) per rendere chiaro a tutti gli enti della pubblica amministrazione che sono formati dei dati di tipo aperto ai sensi dell'articolo 68, comma 3, decreto legislativo n. 82 del 2005 solo quelli dei quali sono irrevocabilmente licenziati al pubblico gratuitamente tutti gli eventuali diritti di privativa (diritto d'autore, brevetto, marchio od altro diritto su bene immateriale) che ne limitano l'uso.
(2-00714)
«Turco, D'Elia, Beltrandi, Mellano, Poretti».