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2001 09 08 * Il Messaggero - Gli insulti di Arlacchi, di Maurizio Turco e Daniele Capezzone

Signor Direttore,

gli insulti che Pino Arlacchi ha ieri rivolto ai radicali dalle colonne de "Il Messaggero" non rappresentano altro se non la testimonianza della condizione di estrema difficoltà in cui il Direttore dell'Ufficio Onu antidroga si è cacciato.

1. Negli anni del suo mandato alle Nazioni Unite, sono stati denunciati e accertati (da parte dello stesso ufficio ispettivo dell’Onu) episodi di mala-gestione e mala-amministrazione tali da indurre il governo olandese, ad esempio, a congelare ogni finanziamento all’agenzia di Arlacchi. 

2. Il Rapporto mondiale sulle droghe del 2000 (peraltro reso noto con oltre 18 mesi di ritardo) è stato sbugiardato per la parzialità e la manipolazione dei dati in esso contenuti, al punto che i governi di Francia, Germania e Regno Unito si sono rifiutati di pubblicizzarne ufficialmente la presentazione.

3. E’ ormai chiaro che, per campagne universalmente riconosciute come fallimentari, Arlacchi ha assicurato finanziamenti e legittimazione politica a dittature sanguinarie, dalla Cina di Jang Zemin ai generali birmani, passando per quei Talebani afghani presso cui ha trovato rifugio e assistenza Osama Bin Laden. Applicazione selvaggia della pena di morte; segregazione delle donne; sistematica negazione dei diritti fondamentali, legami con il terrorismo internazionale: nulla ha fatto desistere Arlacchi dalla sua azione di vero e proprio riciclaggio di questi regimi. 

Ora che…anche il mullah Omar lo ha smentito, Arlacchi va fermato. Vanno fermate le sue relazioni pericolose, le sue bugie, i suoi errori, le sue manomissioni. Per farlo è sufficiente che il Governo italiano si astenga dal segnalarlo, da solo o insieme ad altri nomi, a Kofi Annan per l’imminente rinnovo dei vertici dell’Agenzia antidroga dell’ONU. Lo abbiamo già chiesto formalmente e lo ribadiamo oggi. 

E chiediamo che, in ogni sede, si rifletta e si agisca sul rapporto tra narcotraffico (l’80% degli oppiacei che circolano sul mercato europeo proviene proprio dall’Afghanistan) e la creazione, non certo ostacolata da queste politiche, di reti terroristiche internazionali dotate di migliaia di uomini, di ramificazioni in decine di paesi, e di arsenali nucleari, chimici e batteriologici. 

Maurizio Turco, Presidente dei Deputati radicali al Parlamento europeo
Daniele Capezzone, Segretario di Radicali italiani