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1995 05 13 * XII legislatura * Camera, Interrogazione a risposta in Commissione - senza risposta * PORCARI
Luigi - PROGR-F

Ramo: Camera

Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

Numero atto: 5/01106

Data presentazione: 03-05-1995

Seduta di presentazione: 174

PRESENTATORE : PORCARI Luigi PROG.FEDER. (PROGR-F)

STATO ITER : Iter in corso

DESTINATARI : MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 03-05-1995

Testo dell'Atto

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: in data 3 aprile scorso l'agente scelto della polizia di Stato Filippo Paradiso, attualmente detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, perché imputato in un processo in corso di svolgimento presso la Corte di assise di Reggio Calabria, ha indirizzato alla S.V. e ad altre autorità dello Stato, una missiva nella quale esprime vivissime proteste per il trattamento disumano cui viene sottoposto tutte le volte che è costretto a recarsi a Reggio Calabria per presenziare alle udienze che si trascinano ormai da moltissimi mesi;

nel predetto esposto sono denunciate numerose e gravi violazioni dell'ordinamento penitenziario, e, soprattutto, una vessatoria interpretazione del regolamento penitenziario, che si concreta in avvilenti quanto persecutorie ispezioni rettali ed in inutili denudazioni che potrebbero essere sostituite da accertamenti con strumentazioni di controllo esterno (per esempio con metal detector), tutte le volte che il predetto Paradiso deve uscire dal reparto per recarsi a colloquio con i familiari, o con il cappellano e lo psicologo;

durante la permanenza nel carcere di Reggio Calabria, è rinchiuso in una cella del reparto 41-bis, quasi fosse imputato di reati di mafia, dove il blindato è rigorosamente chiuso per l'intera giornata, e pertanto ingiustamente costretto a subire un isolamento totale, con continue quanto inspiegabili perquisizioni in cella;

siffatto regime di inaudite angherie continua a praticarsi impunemente senza che le autorità preposte si preoccupino minimamente di stroncare tanti e così gravi abusi che ledono la dignità dell'uomo ed offendono i più elementari diritti costituzionali del cittadino;

è indispensabile ed urgente pertanto prendere immediati provvedimenti atti ad impedire che, in futuro, il Paradiso possa essere sottoposto ad ulteriori trattamenti incivili e disumani mentre, nel contempo, si impone un accertamento di eventuali responsabilità del personale penitenziario in questione -: quali urgenti iniziative il Ministro - che pure in occasione di un suo recente incontro con i componenti della Commissione giustizia della Camera, si è dichiarato estremamente sensibile ed interessato alle gravi problematiche del sistema penitenziario italiano - intenda assumere in ordine a quanto innanzi esposto, al fine di impedire il ripetersi di intollerabili medioevali soprusi nei confronti di un imputato-detenuto che non solo deve ritenersi innocente per diritto costituzionale, ma che, in ogni caso, non può rinunziare alla sua dignità di essere umano sottostando alle altrui inconcepibili violenze e pertanto quali provvedimenti intenda adottare per l'accertamento di eventuali responsabilità disciplinari da parte di chiunque sia venuto meno ai propri doveri, a prescindere dalle eventuali responsabilità di ordine penale da verificare in altra sede. (5-01106)