Ramo: Camera
Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Numero atto: 4/28969
Data presentazione: 15-03-2000
Seduta di presentazione: 694
PRESENTATORE : SCALTRITTI Gianluigi (FORZA ITALIA)
STATO ITER : Iter in corso
DESTINATARI : MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 15-03-2000
Testo dell'Atto
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere
- premesso che:
di recente è stato firmato l'atto di scarcerazione del detenuto Ottinà, rinchiuso nel supercarcere di Marino del Tronto (AP), provvedimento disposto dal magistrato di sorveglianza di Macerata, che per le conseguenze rese note all'opinione pubblica ha riportato in grande attualità alcune problematiche relative all'organizzazione giudiziaria e penitenziaria della regione Marche;
si sottolinea, di fatto, che pur essendo in funzione in provincia di Ascoli Piceno un'importante struttura carceraria quale quella di Marino del Tronto, che ospita detenuti soggetti al regime di sorveglianza di Alta Sicurezza e sottoposti alle regole dettate dall'articolo 41-bis del regolamento penitenziario, ad Ascoli Piceno non è attivo l'Ufficio del giudice di sorveglianza;
a Macerata, per contro, città che non ospita un penitenziario di particolare rilevanza, bensì una casa circondariale, è attivo l'Ufficio del giudice di sorveglianza, al cui giudizio sono sottoposti anche i detenuti reclusi a Marino del Tronto;
appare abbastanza evidente la discrasia di tale scelta nella localizzazione delle strutture di supporto al sistema penitenziario, in quanto risultano piuttosto problematici i rapporti tra i difensori dei detenuti ospiti del carcere di Marino del Tronto e l'Ufficio del giudice di sorveglianza di Macerata, e ciò crea spesso ritardi, rinvii e incomprensioni nei provvedimenti a favore dei detenuti che tendono a ottenere i benefici previsti dalla legge -: se non ritenga logico, considerata la differente localizzazione del più importante istituto penitenziario delle Marche rispetto a quella dell'Ufficio del giudice di sorveglianza che valuta le richieste dei detenuti ospiti del carcere di Marino del Tronto, il trasferimento del predetto ufficio da Macerata ad Ascoli Piceno, rendendo così più agevoli i contatti e rapporti tra i detenuti, l'amministrazione penitenziaria e la magistratura;
quali eventuali provvedimenti intenda assumere per rendere più efficaci i rapporti tra le due istituzioni dello Stato-magistratura di sorveglianza di Macerata e carcere di Ascoli Piceno - per evitare che in futuro possano accadere fatti analoghi a quello relativo al signor Ottinà. (4-28969)