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1998 02 16 * XIII legislatura * Camera, Interrogazione a risposta orale - senza risposta * GASPARRI Maurizio - AN

Ramo: Camera

Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Numero atto: 3/01966

Data presentazione: 16-02-1998

Seduta di presentazione: 312

PRESENTATORE : GASPARRI Maurizio ALL.NAZIONALE (AN)

STATO ITER : Iter in corso

DESTINATARI : PRESIDENZA DEL CONSIGLIO 16-02-1998, MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 16-02-1998

INTERLOCUTORIE : da PRES. CONSIGLIO a GIUSTIZIA il 04/03/98 tramite lettera

Testo dell'Atto

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il dottor Margara, nella funzione di presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze, fu il responsabile della concessione di un permesso al bandito sardo Giovanni Farina, che ha guidato la banda che ha sequestrato Soffiantini;

nessun addebito è stato ancora fatto al dottor Margara per questo suo gravissimo errore che ha determinato il sequestro Soffiantini con un danno morale, fisico e patrimoniale di enorme rilievo;

lo stesso dottor Margara, incredibilmente promosso a direttore del dipartimento dell'amministrazione carceraria, medita una modifica del regime carcerario previsto dall'articolo 41-bis per i capi delle cosche, giustificando tali modifiche con le sentenze della Corte costituzionale;

tali cambiamenti del 41-bis dovrebbero consentire ai boss mafiosi di incontrarsi nelle biblioteche delle strutture carcerarie per almeno due ore al giorno;

questa misura, insieme ad altre, che apparentemente ha un significato umanitario, consentirebbe ai boss di incontrarsi e di dialogare tra loro, il che nel passato causò sempre gravi danni, fino al punto che il regime carcerario particolare impedì questo tipo di contatti all'interno del carcere per bloccare una capacità di direzione dei boss detenuti nei confronti delle cosche che continuano ad operare all'esterno;

l'obiettivo di diffondere la cultura e lo studio nelle carceri può essere utilmente perseguito senza favorire l'incontro di più criminali che, con il pretesto della cultura, potrebbe dar luogo a concertazioni dagli sviluppi imprevedibili;

lo stesso Margara sta mettendo a punto altre misure tese ad attenuare il 41-bis già in buona parte non attuate a causa dei continui trasferimenti dei boss da un carcere all'altro per i processi;

la sinistra fece a suo tempo demagogiche campagne in difesa del 41-bis, e oggi che è al Governo e che ha lottizzato tutte le poltrone, compresa quella occupata (secondo l'interrogante immeritatamente) dal Margara (la cui incapacità secondo l'interrogante emerge da quanto sopra ricordato) vuole smantellare il 41-bis, favorendo la mafia e mettendo a repentaglio la vita e la libertà di molti cittadini -: quali interventi urgenti il Governo intenda attuare prima che eventi luttuosi facciano invertire la marcia;

quali motivazioni vi siano alla base dei provvedimenti che il dottor Margara sta per assumere;

quale sia la corresponsabilità del ministro Flick e dei suoi sottosegretari in queste dissennate scelte;

per quali motivi le sentenze della Corte costituzionale vengano interpretate in maniera così ampia, dal momento che esse non implicano la maggiore libertà d'azione all'interno delle carceri di boss che si sono resi responsabili di decine e decine di stragi e di orrendi omicidi;

se non si ritenga, invece, di rendere ancora più puntuale e severa l'attuazione del 41-bis nel regolamento carcerario, che tanti buoni risultati ha dato negli ultimi anni. (3-01966)