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1993 09 02 * XI legislatura * Camera, Interrogazione a risposta orale - senza risposta * VITO Elio - Federalista europeo-Radicali

Legislatura: XI

Ramo: Camera

Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Numero atto: 3/01355

Data presentazione: 02-09-1993

Seduta di presentazione: 234

PRESENTATORE : VITO Elio, BONINO Emma, CICCIOMESSERE Roberto, PANNELLA Marco, RAPAGNA' Pio, TARADASH Marco (FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR))

STATO ITER : Iter in corso

DESTINATARI : MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 02-09-1993

Testo dell'Atto

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: nel carcere Due Palazzi in Padova sono stati denunciati alcuni casi di pestaggio a carico di detenuti ad opera di guardie carcerarie;

i pestaggi sarebbero avvenuti con l'avallo del sovraintendente di custodia e ne sarebbe stato informato il direttore della casa penale;

la denuncia di tali episodi e di una mala gestione della casa penale è stata presentata in un documento sottoscritto da numerosi detenuti ed inviata ai magistrati di sorveglianza, al direttore e all'ispettore capo già nel giugno 1993;

in una visita avvenuta il 15 agosto, Emilio Vesce, consigliere regionale del Gruppo Antiproibizionista alla Regione Veneto, ha potuto riscontrare la veridicità della denuncia dei detenuti della I sezione dei pestaggi continuati, coinvolgendo il detenuto Sebastiano Giacobbo;

il consigliere ha rilevato sul corpo del detenuto la presenza di ecchimosi sulla schiena e di due cerotti posti sulla fronte, nella parte destra e sinistra ed uno sull'avambraccio (anche se a detta del detenuto quest'ultima medicazione è stata fatta a seguito di un atto di autolesionismo);

secondo la ricostruzione fatta dal Giacobbo e raccolta dal consigliere Vesce, il detenuto avrebbe accusato un malore a seguito di un lungo digiuno ed avrebbe chiesto l'intervento del medico che non riscontrava nulla di grave. Il Giacobbo avrebbe afferrato il bavero del camice del medico, perché troppo debole per stare in piedi e avrebbe sottolineato invece il suo stato di malore: questo gesto sarebbe stato interpretato dal medico e dalle guardie penitenziarie presenti come un'aggressione, da qui il pestaggio;

altri casi di pestaggio sono stati denunciati negli ultimi mesi, con successivi ricoveri in ospedale o trasferimenti improvvisi, nei confronti dei detenuti Biagio Mazzara, Salvatore e Vito Le Grottaglie, Giuseppe Uliana, e Claudio Tezzono;

tali azioni si aggiungono allo stato precario delle condizioni igieniche e delle strutture sanitarie della casa circondariale;

il regolamento carcerario interno, sempre come denunciato dai detenuti ai giudici di sorveglianza e al direttore, è di fatto totalmente disatteso, sia nell'ambito delle attività lavorative che dell'organizzazione di programmi culturali, sportivi e ricreativi;

le violazioni del regolamento, secondo la denuncia dei detenuti, si ravvisano anche nel mancato rispetto degli articoli: 38 dell'ordinamento penitenziario e 76 del regolamento, che prevedono la comunicazione al ristretto dei procedimenti disciplinari o penali a suo carico; 70 del regolamento, quarto comma, che prevede un'attesa ridotta per ottenere risposta alle "domandine" per l'autorizzazione ai colloqui visivi, telefonici e premiali; 41 bis, secondo comma dell'ordinamento penitenziario e sesto comma dell'articolo 39 del medesimo ordinamento che prevedono un trattamento differenziato per i detenuti a "rischio" senza privarli dei propri diritti, in particolare verso quei detenuti malati o portatori di handicap; 17 dell'ordinamento penitenziario, che non consente contingentamenti verso i detenuti che intendano svolgere attività di volontariato; 9 dell'ordinamento penitenziario che regola e calmiera il sovrapprezzo per l'acquisto di generi di conforto da parte di detenuti presso ditte esterne -: se il ministro sia a conoscenza di tale situazione;

se non ritenga di aprire con urgenza un'inchiesta sui fatti sopra descritti, denunciati dai detenuti, onde verificarne la veridicità ed eventualmente prendere gli eventuali provvedimenti del caso.

(3-01355)