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1998 06 26 * XIII legislatura * Senato, Interpellanza - senza risposta * FIGURELLI Michele - DS-ULIVO

Ramo: Senato

Tipo Atto: INTERPELLANZA

Numero atto: 2/00583

Data presentazione: 26-06-1998

Seduta di presentazione: 410

PRESENTATORE : FIGURELLI Michele, SALVI Cesare, BARBIERI-, DIANA Lorenzo, CALVI Guido, DE ZULUETA Tana, LOMBARDI SATRIANI Luigi Maria, NIEDDU Gianni, PARDINI Alessandro, PELELLA Enrico DEM.SIN. - L'ULIVO (DS-ULIVO)

STATO ITER : Iter in corso

DESTINATARI : PRESIDENZA DEL CONSIGLIO 26-06-1998, MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 26-06-1998

INTERLOCUTORIE : da PRES. CONSIGLIO a GIUSTIZIA il 10/07/98 tramite lettera

Testo dell'Atto

- Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Considerato che è emerso da incercettazioni telefoniche che pericolosi boss, come Mazzei e Vitale, detenuti secondo il regime dell'articolo 41-bis, erano in grado, addirittura anche attraverso l'uso di telefoni cellulari, di comunicare con l'esterno per dirigere gli affari della cosca, per ordinare i lavori della "famiglia", per commissionare altri delitti, si interpella il Governo per sapere:

quali accertamenti siano stati effettuati e si intenda compiere al riguardo;

se e quali conseguenti rigorosi provvedimenti si ritenga di dovere assumere;

se e quali nuove misure si intenda adottare per colpire e, soprattutto, per prevenire ogni omissione e ogni complicità;

i risultati delle indispensabili particolari verifiche - luogo di detenzione per luogo di detenzione, e boss per boss - della continuazione del comando mafioso dal carcere, come quella che era già emersa, relativamente a Nitto Santapaola, nel corso delle audizioni tenute il 16 e 17 giugno dalla Commissione parlamentare antimafia a Catania;

se e quale severa verifica si intenda compiere - per riferirne al Parlamento e alla Commissione parlamentare antimafia - della effettiva rigorosa applicazione dell'articolo 41-bis, ovvero della persistenza di violazioni e aggiramenti della legge (e delle tecniche già adoperate o tuttora in uso) per vanificare l'isolamento dei criminali dalle loro organizzazioni economiche territoriali e militari. (2-00583)