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2012 05 04 * Difesa - Pdm: crisi impone azioni immediate, riduzione personale non è né facile né unica soluzione. Si taglino spese armamenti e si faccia esercito europeo

"Il Ministro della difesa Di Paola, non perde una sola occasione per ricordare all'opinione pubblica le scelte dolorose che attendono i dipendenti militari e civili del suo dicastero e insiste nell'incentrare la spending review solo su di loro come ha fatto oggi durante il 151/esimo anniversario della costituzione dell'Esercito italiano.
Sicuramente i numeri sono sovradimensionati e vanno ridotti ma la crisi economica è oggi, e quindi le azioni devono essere immediate e, per questo, il Ministro dovrebbe considerare che è sicuramente più facile e veloce tagliare 7,4 miliardi di spese per regalie, prebende e armamenti dal bilancio della Difesa, che mandare via 40.000 dipendenti.

"Siamo convinti che l’ammiraglio Di Paola abbia letto attentamente i suggerimenti che gli abbiamo rivolto nei giorni scorsi in merito alle spese inutili da tagliare e siamo anche convinti che l'altra soluzione percorribile sia quella di una concreta iniziativa politica per dare vita ad un esercito europeo."

Lo affermano il deputato radicale Maurizio Turco e Luca Marco Comellini, segretariodel Pdm, commentando le dichiarazioni del Ministro della difesa Di Paola intervenuto alla cerimonia per i festeggiamenti del 151/mo anniversario della costituzione dell’Esercito italiano.

Tra gli immediati tagli possibili, suggeriti al Ministro Di Paola, vi sono quelli dell'indennità di ausiliaria, gli avanzamenti di grado all'ultimo giorno di servizio, i richiami in servizio e i trattamenti economici superiori percepiti al compimento dei 13-15 e 23-25 anni di servizio, le indennità antiesodo dei piloti e controllori di volo, il cui ammontare complessivo è di 472 milioni/anno, mentre dalla sospensione triennale e dalla successiva riduzione del 50% del programma di acquisizione del caccia multiruolo d'attacco JSF si otterrebbero 2,9 miliardi nel triennio 2012-2014 e 4,38 miliardi nel periodo 2015-2026 di risparmi effettivi, e infine l’unificazione delle forze di polizia compresa la Guardia di Finanza frutterebbe una riduzione della spesa per la sicurezza di 4 miliardi all’anno.