C’è già un testo che raccoglie le raccomandazioni del Greco ed è quello radicale.
Dichiarazione di Maurizio Turco, deputato Radicale:
“Nella scorsa legislatura ci siamo battuti e grazie all’intervento del Presidente Prodi ottenemmo l’adesione dell’Italia al Gruppo degli Stati contro la Corruzione, Greco, creato nel 1999 dal Consiglio d’Europa.
Oggi raccogliamo un primo frutto di quell’adesione. Emerge infatti dal rapporto di valutazione sulla trasparenza dei finanziamenti dei partiti politici, che la legge italiana sul finanziamento pubblico in relazione alla lotta contro la corruzione presenta carenze "importanti", controlli "inefficienti" e sanzioni "inefficaci".
Detta in altre parole il finanziamento pubblico da strumento per prevenire la corruzione, come sostenuto dai promotori, ne è di fatto un moltiplicatore.
Si dirà che ciò dipende da una legge sbagliata.
Non è un caso che quella legge sia stata fatta proprio dai sostenitori del finanziamento pubblico per tradire il voto popolare sul referendum radicale che lo aveva abolito.
C’è comunque già un testo che raccoglie le raccomandazioni che il Greco ha fatto all’Italia su come riformare l’attuale legislazione ed è quello radicale sull’articolo 49 della Costituzione in discussione presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera.
(E così si capisce sempre meglio perché il PD eviti accuratamente che un radicale sieda all’assemblea parlamentare del consiglio d’Europa, nonostante quel posto sia stato da anni e sia tuttora formalmente “occupato”).”