Dichiarazione
di Maurizio Turco, deputato radicale:
"Nell'attesa che il Governo Monti si ponga il tema dell'ICI alla Chiesa,
che sarebbe meglio definire "un problema", confermiamo che non perderemo
occasione per proporre al Parlamento le nostre lotte contro i dazi vaticani e per
il rispetto delle leggi nazionali, delle direttive europee e, infine, del buonsenso.
È infatti illogico e anche controproducente esporre la Chiesa cattolica attribuendogli
privilegi quasi fosse una qualsiasi Fiat, o un qualsiasi partito, anche se la metà
dell'8 per mille è pari a quanto prendono tutti i partiti; o tutti i vitalizi degli
ex parlamentari che comunque costano la metà dell'esenzione ICI agli esercizi commerciali.
Questo continuo genuflettersi nel luogo sbagliato, in Parlamento anziché nelle
chiese; donare l'obolo sbagliato, non già dal proprio portafoglio durante la messa
ma dal portafoglio dei cittadini attraverso leggi blindate dal concordato, blindato
a sua volta da una corte costituzionale fantasiosa; è qualcosa che mina le fondamenta
dello stato di diritto e che infine impone un dazio antireligioso.
Noi che abbiamo il senso del diritto, dei diritti, dei diritti umani, della
democrazia e della legalità continueremo a lottare perché siano aboliti i dazi vaticani
e viva la libertà religiosa, delle religioni e degli individui, attraverso liberalità
e non costrizioni."