Dichiarazione
di Maurizio Turco, deputato radicale
"A chi sta lavorando in queste ore al provvedimento per contrastare la
crisi economica non faremo mancare il nostro apporto.
Noi radicali, infatti, abbiamo sempre saputo avanzare proposte impopolari
per evitare derive antipopolari.
Abbiamo una storia che parla in tal senso avendo avuto sempre la forza di
anteporre l'interesse del Paese a quello del Partito pur sapendo i costi altissimi
che avremmo e che abbiamo puntualmente pagato. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo
a farlo.
In questo senso non possiamo però non fare presente che il Paese ha urgenza
di chiudere il contenzioso con l'Unione europea. Il rispetto della legalità comunitaria
non può essere considerata una condizione accessoria per il risanamento economico-ecologico
per la riconquista della democrazia nel nostro paese.
Né può essere considerata condizione accessoria quella di abolire tout-court
riduzioni di imposte per soggetti che sono nominalmente no profit - siano essi religiosi,
laici, civili, parificati, parastatali - ma che svolgono attività commerciali violando
le regole scolastiche del principio di concorrenza a spesa di piccoli e piccolissimi
imprenditori nei confronti dei quali vi è un evidente slealtà.
Né può essere considerata condizione accessoria quella della riduzione delle
spese per armamenti, la cui media attuale è di 6 miliardi l'anno.
Non può essere considerata condizione accessoria quella di non tagliare di
almeno il 50% l'8 per mille che (il cui valore è pari circa al triplo della somma
necessaria alle spese per i parlamentari in carica e per quelli in pensione di tutta
la storia repubblicana)."