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2011 05 26 * Croce Rossa - Turco e Comellini: Maresciallo Lo Zito assolto, giudice dispone indagini su Maria Teresa Letta

RIMUOVERE I VERTICI, RESTITUIRE LA CRI A DIPENDENTI E VOLONTARI DOPO ANNI DI OCCUPAZIONE PARTITOCRATICA ATTRAVERSO I COMMISSARIAMENTI
Ieri abbiamo appreso che il Giudice Anna Maria Fattori del tribunale ordinario di Roma ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del maresciallo della Croce Rossa Vincenzo lo Zito, difeso dall’avvocato Carlo Visconti, per il reato di calunnia e ha ritenuto trasmettere il fascicolo alla Procura per indagare su eventuali ipotesi di reato e in particolare sulla nota prot. 22/08 del 5 gennaio 2008, indirizzata al Direttore Nazionale del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, colonnello Piero Ridolfi, con cui il Presidente del Comitato Regionale Abruzzo, Dott.ssa Maria Teresa Letta, richiedeva l’immediato allontanamento del Maresciallo Lo Zito facendo presente al destinatario della missiva che «ad una richiesta di mio intervento a favore di un Militare della C.R.I. da lei segnalatomi, la mia risposta è stata concreta e immediata!!».
Oggi invece il Giudice Antonio Lepore del Tribunale Militare di Roma, ha assolto il maresciallo Lo Zito, difeso dall’avvocato Antonino Lastoria, dal reato di diserzione aggravata perché il fatto non sussiste.
Questi fatti confermano quanto abbiamo sempre sostenuto con una lunga serie di interrogazioni parlamentari a prima firma del deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm.
Il silenzio con il quale i ministri interessati hanno deciso di rispondere agli atti di sindacato loro indirizzati ha reso necessario che li inviassimo alla Procura Ordinaria di Roma che ha aperto un fascicolo (431/11) affidato per le indagini al Sostituto Procuratore Assunta Cocomello.
Adesso il Commissario straordinario della Croce Rossa, e ancora prima di lui i Ministri vigilanti sull’Ente, dovranno spiegare quali siano state le ragioni per cui a fronte delle ripetute denunce di irregolarità fatte dal maresciallo Lo Zito si è ritenuto di dover sottoporre lo stesso militare ad una estenuante serie di denunce e procedimenti disciplinari e alla sospensione precauzionale dal servizio.
Nel reiterare la richiesta ai ministri interessati di rispondere alle nostre interrogazioni, chiediamo di rimuovere immediatamente i vertici della Croce Rossa coinvolti e di restituire l'ente a dipendenti e volontari per tornare alla normalità dopo anni di occupazione partitocratica attraverso i commissariamenti.".