RIMUOVERE
I VERTICI, RESTITUIRE LA CRI A DIPENDENTI E VOLONTARI DOPO ANNI DI OCCUPAZIONE PARTITOCRATICA
ATTRAVERSO I COMMISSARIAMENTI
Ieri abbiamo appreso che il Giudice Anna Maria Fattori del tribunale ordinario di
Roma ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del maresciallo della Croce
Rossa Vincenzo lo Zito, difeso dall’avvocato Carlo Visconti, per il reato di calunnia
e ha ritenuto trasmettere il fascicolo alla Procura per indagare su eventuali ipotesi
di reato e in particolare sulla nota prot. 22/08 del 5 gennaio 2008, indirizzata
al Direttore Nazionale del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, colonnello
Piero Ridolfi, con cui il Presidente del Comitato Regionale Abruzzo, Dott.ssa Maria
Teresa Letta, richiedeva l’immediato allontanamento del Maresciallo Lo Zito facendo
presente al destinatario della missiva che «ad una richiesta di mio intervento a
favore di un Militare della C.R.I. da lei segnalatomi, la mia risposta è stata concreta
e immediata!!».
Oggi invece il Giudice Antonio Lepore del Tribunale Militare di Roma, ha assolto
il maresciallo Lo Zito, difeso dall’avvocato Antonino Lastoria, dal reato di diserzione
aggravata perché il fatto non sussiste.
Questi fatti confermano quanto abbiamo sempre sostenuto con una lunga serie di interrogazioni
parlamentari a prima firma del deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del
Pdm.
Il silenzio con il quale i ministri interessati hanno deciso di rispondere agli
atti di sindacato loro indirizzati ha reso necessario che li inviassimo alla Procura
Ordinaria di Roma che ha aperto un fascicolo (431/11) affidato per le indagini al
Sostituto Procuratore Assunta Cocomello.
Adesso il Commissario straordinario della Croce Rossa, e ancora prima di lui i Ministri
vigilanti sull’Ente, dovranno spiegare quali siano state le ragioni per cui a fronte
delle ripetute denunce di irregolarità fatte dal maresciallo Lo Zito si è ritenuto
di dover sottoporre lo stesso militare ad una estenuante serie di denunce e procedimenti
disciplinari e alla sospensione precauzionale dal servizio.
Nel reiterare la richiesta ai ministri interessati di rispondere alle nostre interrogazioni,
chiediamo di rimuovere immediatamente i vertici della Croce Rossa coinvolti e di
restituire l'ente a dipendenti e volontari per tornare alla normalità dopo anni
di occupazione partitocratica attraverso i commissariamenti.".