L’on. Maurizio Turco, deputato radicale, primo firmatario della proposta di legge sui contributi silenti, e Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani, hanno inviato questa lettera al direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio.
Gentile direttore,
nell’articolo pubblicato oggi dal quotidiano Avvenire a pagina 26, a firma di Vittorio Spinelli, è
contenuta una grave inesattezza. Con riferimento alla proposta di legge presentata
dai Radicali per risolvere il problema dei contributi silenti, l’autore scrive infatti
che la stessa chiede "il rimborso agli interessati dei versamenti alla Gestione
separata, considerati a fondo perduto essendo data per certa l’esiguità della
futura pensione". Non è così: la nostra proposta chiede la restituzione
dei contributi che non danno luogo
ad un corrispondente trattamento pensionistico, il che è ben diverso.
L’autore dell’articolo prosegue attribuendo
alla proposta radicale, così erroneamente riportata, "la sconfessione del patto
di solidarietà fra le categorie sociali e fra le generazioni contigue": il
presupposto, come chiarito, è falso; ciò che, invece, è vero, è che quel patto tra
generazioni è stato da tempo rotto, e non dai radicali, ma da riforme pensionistiche
che hanno sempre scaricato i loro costi interamente sulle generazioni successive.
Cogliamo l’occasione
per ricordare la Prima giornata nazionale dei silenti, che assieme all’Ancot (Associazione
nazionale consulenti tributari) abbiamo convocato per venerdì 20 maggio davanti
a tutte le direzioni provinciali dell’Inps, con l’obiettivo di chiedere la calendarizzazione
della proposta di legge radicale, e che tutte le informazioni su questa iniziativa
sono disponibili alla pagina www.radicali.it/contributi-silenti
.