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2011 04 07 * Antiriciclaggio - Turco: il tempio dei mercanti cerca nel consiglio d'Europa la foglia di fico adatta ai suoi bisogni

"Il Consiglio d'Europa ha accettato il Tempio dei Mercanti nel comitato Moneyval, che valuta la conformità dei paesi membri alle norme internazionali antiriciclaggio.
L'ingresso è stato possibile "tenendo conto in questo contesto dello statuto unico della Santa sede (compreso lo Stato Città del Vaticano)" e a seguito del fatto che sin dagli anni '70 la Santa sede è membro osservatore del Consiglio d'Europa.
Se ne deduce che al Consiglio d'Europa siano a conoscenza - almeno i funzionari - di come la cricca Sindona-Calvi-Marcinkus utilizzava lo IOR e quindi a cosa è servito e serve. D'altronde per gestire affari religiosi non è necessario farsi una banca in un paradiso fiscale, potevano utilizzare la loro banca tedesca.
E' evidente che il virus dell'immonda peste vaticana sta ammorbando tutte le istituzioni civili, ma non dal punto di vista religioso, di cui frega poco o niente ai mercanti, ma da quello affaristico. Chapeau agli artefici di questo ennesimo colpo.
Ci sarà un membro dell'assemblea parlamentare - italiani esclusi per non metterli in imbarazzo - che di fronte a questi fatti non sarà disposto a chiudere tutti e due gli occhi?
Fatti che non vanno disgiunti dalle responsabilità per le violenze sessuali nei confronti di minorenni commesse da membri del clero ma che invece aiutano a capire in che consiste lo "statuto unico" della Santa sede (compreso lo Stato Città del Vaticano)."