Dichiarazione di Maurizio Turco,
deputato radicale, e Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani
Non possiamo che condividere la preoccupazione di Stefano
Fassina affinché sia garantita "una pensione dignitosa ai giovani", tanto
è vero che siamo stati i primi, molti anni fa, ad aver posto la questione della
solidarietà tra generazioni. La proposta di legge radicale per la restituzione dei
contributi silenti (ovvero di quei contributi che non danno luogo alla maturazione
di un corrispondente trattamento pensionistico, e vengono quindi versati a fondo
perduto), illustrata oggi alla Camera con Marco Pannella e il presidente dell’Ancot
Arvedo Marinelli è la risposta alla situazione che tutti i governi – sia
di centrodestra che di centrosinistra – hanno creato in questi anni, rompendo
il patto tra generazioni e utilizzando la Gestione separata dell’Inps come una vera
e propria gallina dalle uova d’oro dell’Ente previdenziale. È dunque importante
che il PD abbia colto il senso intimamente liberale dell’iniziativa radicale.
I suddetti governi sono infatti intervenuti sempre e solo per aumentare le
aliquote contributive a carico di coloro che sono iscritti alla Gestione separata
(parasubordinati e liberi professionisti non iscritti a Ordini), in vista di pensioni
"difficili", "impossibili" o, nella migliore delle ipotesi,
misere.
Allora, delle due l’una: o si ristabilisce la solidarietà tra generazioni,
riformando il sistema in modo che non un solo euro di contribuzione previdenziale
venga versato a fondo perduto, o si introduce il principio per cui i contributi
silenti devono essere restituiti a chi li ha versati.