Dichiarazione di voto del deputato Maurizio Turco, resa a nome dei componenti la delegazione radicale eletta nelle liste del PD prima del voto sulla mozione dell’opposizione che chiedeva di accorpare le elezioni amministrative a quelle per i referendum
Signor Presidente,
è comprensibile che, più o meno, tutti voi avevate o avete avuto paura in passato
dei referendum, e ne abbiate oggi, ma se non si raggiunge il quorum c'è un motivo
serio.
Quando il 90 per cento degli italiani andò a votare per i referendum e l'80 per
cento disse «no» al finanziamento pubblico, voi - tutti insieme - quelle schede
elettorali dei vostri elettori le avete stracciate; avete fatto un nuovo sistema
- non chiamava più finanziamento, ma rimborso elettorale - e vi siete quintuplicati
i vostri rimborsi. Quando l'80 per cento degli italiani ha votato per la responsabilità
civile dei magistrati questo Parlamento ha tradito quel voto, e quegli elettori
erano i vostri elettori. Ecco perché avete paura dei referendum. Avete paura dei
referendum perché - ha ragione, sottosegretario - c'è un problema, il problema dell'informazione.
Mi riferisco a quella cosca partitocratica denominata Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni, che consente continuamente ai Vespa, ai Santoro, ai Floris di decidere
le agende politiche, e quali devono essere i problemi del Paese che i cittadini
possono veder discussi. Loro hanno il potere di decidere chi può governare questo
Paese e chi invece deve rappresentare l'opposizione.
Il gioco democratico è saltato e, allora, è risibile la questione della data nel
momento in cui le elezioni amministrative, come dicemmo nel 1997, non pongono nessun
problema rispetto a quello che è stato il volere dei padri della Costituzione che
hanno voluto dare una seconda scheda elettorale nelle mani dei cittadini, proprio
per fornire un modo di contrastare il vostro tradire continuamente i vostri impegni.