La decisione della Cassazione secondo la quale «solo il crocefisso può stare nei tribunali» mentre per gli altri simboli religiosi «è necessaria una scelta discrezionale del legislatore, che allo stato non sussiste» è a dir poco curiosa. Se non altro perché il crocifisso viene appeso non già a seguito di una scelta discrezionale del legislatore bensì di una circolare del 29 maggio del 1926, una circolare del fascista Ministero di Grazia e Giustizia sulla quale il legislatore non si è mai espresso. Si può invocare la continuità delle istituzioni e delle burocrazie da fasciste ad antifasciste e non saremo certamente noi a contestarlo visto che lo denunciamo.