Anche nella Libia in fiamme e in tanti, troppi libici in casse da morto, si continua al massimo a chiedere al dittatore di essere un po' meno cattivo.
Meno parole e più fatti SUBITO:
- si sospenda formalmente il trattato di amicizia
- si sospenda la cooperazione in materia di difesa
- si sospendano le opere pubbliche in via di costruzione in Libia
- si congelino i beni che in Italia sono intestati alla famiglia Gheddafi e ai gerarchi
libici, a cominciare dai pacchetti azionari
Non farlo significherebbe essere complici del genocida, con quel che in termini
di responsabilità politica collettiva e per alcuni anche personale ne conseguirà.