"Il
crescendo papale, che è tale perché attraverso i mezzi di informazione diviene imposizione
di un pensiero unico (perdente perché essenzialmente simoniaco e quindi anticristiano
ed antievangelico) non può
ne potrà cancellare fatti storicamente oggettivi che non disperiamo possano diventarlo
anche giudiziariamente.
Non
citerò il rosario delle vittime della sessuofobia vaticana anticristiana ed antievangelica
e, prime tra queste, preti e vittime dei preti pedofili. Non citerò il rosario delle
vittime della simonia vaticana anticristiana ed antievangelica e, prime tra queste,
i cittadini italiani vessati (anche) finanziariamente per conquistarsi fette di
potere consistente, anticostituzionali, all'interno delle istituzioni repubblicane.
Né
citerò il rosario dei responsabili delle istituzioni repubblicane ammaliati dal
potere vaticano. Volenterosi carnefici della costituzione e del popolo attraverso
la somministrazione del veleno della "educazione forzata". (Con la "disattenta"
autorità che continua imperterrita a disattendere le garanzie di legge.)
Alla
chiamata alle armi confessionali papali noi continueremo ad opporre quelle nonviolente
per l'affermazione dei diritti umani universali, a cominciare dal quello alla libertà
di pensiero, coscienza e religione. Solo e soltanto uno stato di diritto rispettoso
dei diritti umani fondamentali, quindi democratico, potrà assicurarci dallo scempio
fondamentalista ed integralista religioso, quindi antidemocratico.
Il
pout pourri papalino - contro l'educazione sessuale; a difesa del potere delle confessioni
religiose contro la libertà dell'individuo (e anche della persona); per il finanziamento
pubblico delle scuole private cattoliche; perché sia dato un nome cristiano ai bambini
(Paul come Marcinkus; Lawrence come Murphy, il prete violentatore seriale di bambini
audiolesi) - forse potrà assicurare qualche anno in più al potere delle gerarchie
vaticane sessuofobico-simoniache che lo circondano ma è accecante che tutto questo
non ha nulla a che vedere con fede, speranza e carità!"