Abbiamo sempre sostenuto che questo governo alle belle parole nei confronti dei militari e dei poliziotti non ha mai fatto seguire azioni concrete. Ora nutriamo anche il timore che dietro ai recenti provvedimenti con cui hanno voluto sopprimere ogni forma libertà costituzionale, in particole modo ai militari (D.lgs. 66/2010), si nasconda realmente un piano perverso per ridurre i cittadini, tutti, al semplice ruolo di minus habens. Lo dichiarano il deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm, e Luca Marco Comellini, Segretario del Pdm – "Fino a poche settimane fa – prosegue Turco - il Premier Berlusconi annunciava trionfante l’inesistenza della crisi economica e la straordinaria capacità del Governo di mantenere i conti sotto controllo, adesso, mentre l’Italia è sempre più militarizzata, ci propina una manovra "lacrime e sangue" in cui colpisce pesantemente i cittadini in divisa proprio per dimostrare che la famosa specificità con cui si sono riempiti la bocca, con la perversa complicità di alcuni delegati dei Cocer e dei Sindacati, non intendeva riconoscere in alcun modo la particolarità del lavoro e delle funzioni, ma semplicemente il loro stato di sudditanza agli interessi del regime. Per manifestare tutto il nostro dissenso - prosegue Comellini - a quanto sta accadendo in queste ore invito tutti i militari e poliziotti a fare il loro dovere ed applicare puntualmente leggi e regolamenti, e se la pattuglia non può uscire perché la macchina di servizio non è perfettamente efficiente o se il computer che qualche volenteroso si è portato da casa per sostituire quello rotto dell’ufficio dovesse improvvisamente sparire e se gli armamenti non sono manutenutati per la mancanza di adeguati mezzi di protezione individuale, allora il governo si renderà finalmente conto che con le menzogne e le imposizioni la situazione nel nostro Paese può soltanto peggiorare. Vogliamo ricordare - concludono - che il 2 giugno prossimo ci sarà una manifestazione all'Altare della Patria per ricordare tutte le Vittime del Dovere e del Diritto dimenticate dallo Stato, ora però rivolgiamo l'invito a partecipare anche ai sindacati di polizia e ai Cocer delle forze armate in rappresentanza di tutti i cittadini in divisa ai quali, in queste ore il Governo ha dimostrato tutto il suo reale interesse."