Il giornale che ha denunciato il suo agire è stato apostrofato pubblicamente dall'arcivescovo come un "giornale turco scritto in lingua greca", usando il "turco" per dare del traditore.
Mi auguro che non vi sia necessità - e se ve ne fosse lo faremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione - di sollecitare il Consiglio, la Commissione e il Parlamento europeo affinché stigmatizzino le parole di chiaro stampo razzista di Chrysostomos.
Parole tanto più gravi in quanto pronunciate da un esponente non solo religioso ma anche, nei fatti, politico della Repubblica di Cipro.
Quella parte di Cipro a cui l'Unione europea ha fatto fiducia ma che, a nostro avviso, è stata già tradita una volta con il referendum del 2004."