E’ inaccettabile che l’Unione europea non sia stata un attore super partes nella vicenda facendo promesse che non sono state mantenute semplicemente perche’ Bruxelles ha sposato le posizioni di una delle parti. Sembra quasi che le istituzioni europee, incapaci di trovare una soluzione politica, stiano aspettando che la parte turca di Cipro venga strangolata economicamente.
Il Partito radicale non esprıme solidarieta’ a parole, e’ per questo che abbiamo deciso di rıichiedere la cittadinanza della Repubblica Turca di Cıpro Nord. Non si tratta dı una provocazıone ne’ di un atto dimostrativo, ma di un gesto concreto per far conoscere agli europei che questa parte dell’isola e’ una democrazia alla ricerca di una soluzione politica globale dopo il No espresso dalla parte greca sul referendum dell’ONU del 2004. Non siamo qui per sostenere questa o quella parte, bensı’ per invitare il riavvio della ricerca di una soluzione politica federale attraverso un dialogo politico al massimo livello.
Trovare una soluzione che possa consentire una condivisione dei poteri tra due comunita’ con lingue e religioni diverse all’interno di una quadro laico, democratico e federale potrebbe essere un forte messaggio politico per il medio-oriente e l’intera area Mediterranea.