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2007 05 16 * CASO ITALIA ELEZIONI * PANNELLA E TURCO: DENUNCE ED ESPOSTI IN RELAZIONE ALLE VIOLAZIONI DELLA LEGALITÀ COMMESSE DURANTE LE ULTIME ELEZIONI POLITICHE

SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA di Marco Pannella, leader radicale nonviolento e deputato europeo e Maurizio Turco, membro della Giunta delle elezioni della Camera dei Deputati, con la quale hanno annunciato la presentazione di formali denunce ed espostial Presidente della Repubblica, all’Osce, all’Unione europea, al Consiglio d’Europa, alla Corte europea dei diritti dell’Uomo, al Comitato e al Consiglio sui diritti umani dell’Onu, in relazione alle violazioni sistematiche della legge costituzionale e dei diritti politici fondamentali dei cittadini da parte del Regime e delle stesse istituzioni italiane commesse durante le ultime elezioni politiche, anche sulla base delle reiterate denunce da parte del settimanale Diario e del suo direttore Enrico Deaglio.

1 - IL CONTESTO

Il 14 febbraio 2007, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, ha adottato l’ennesima risoluzione ResDH(2007)2, relativa al problema della durata eccessiva delle procedure giudiziarie in Italia. Nelle premesse si legge che sono “molto numerose le sentenze della Corte europea dei Diritti dell’Uomo e le decisioni del Comitato prese sin agli inizi degli anni 1980, che rivelano dei problemi strutturali in ragione della durata eccessiva delle procedure giudiziarie civili, penali e amministrative in Italia” e pertanto si ricorda “che il non funzionamento della giustizia, in ragione dell’eccessiva durate delle procedure, rappresenta un importante pericolo per il rispetto dello Stato di diritto”. La risoluzione si conclude, tra l’altro, appellandosi “alle più alte istanze italiane affinché mantengano il loro impegno politico a risolvere il problema della durata eccessiva delle procedure giudiziarie.”

2 - ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI – 9/10 APRILE 2006

2.1 - 21 dicembre 2005 in prossimità della campagna elettorale viene modificata la legge elettorale;

2.2 - 29 marzo 2006 il Consiglio dei Ministri delibera il movimento di 12 prefetti;

2.3 - 27 gennaio 2006 la legge n. 22 prevede “la rilevazione informatizzata degli esiti dello scrutinio”;

2.4 - 14 marzo 2006 la “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le innovazioni e le tecnologie” e la “Telecom Italia Spa”, sottoscrivono, per un importo di euro 27.995.000 (iva esclusa), un “Contratto per l’affidamento della realizzazione di un Sistema integrato per la rilevazione informatizzata dello scrutinio alle elezioni politiche del 2006, nonché per la sperimentazione della trasmissione informatizzata dei risultati dello scrutinio agli uffici preposti alla proclamazione e convalida degli eletti”, il Contratto consta di 41 pagine, sono secretate le pagine da 8 a 27 e da 29 a 40 e i 4 allegati. Non venne data risposta a una ditta di informatica sarda, la Ales, che aveva condotto precedenti sperimentazioni con un proprio software brevettato.

2.4.1 - 5 aprile 2006, il quotidiano “International Herald Tribune scrive tra l’altro che “il figlio di un ministro (Pisanu) è partner in una delle società che gestiranno il processo dello scrutinio elettronico (Accenture). ... Il contratto principale è stato assegnato, senza un bando pubblico, a Telecom Italia ... che ha rifiutato di commentare sulla sua scelta di utilizzare Accenture...”;

2.4.2 - 6 aprile, il quotidiano “La Repubblica” in un articolo dal titolo “Falle nel sistema di voto elettronico”, tra l’altro sostiene che “Secondo un rapporto pervenuto nei giorni scorsi ai responsabili del ministero degli Interni, il sistema - appaltato dal Viminale a tre società private - è esposto ad attacchi, incursioni e blocchi. Ad allarmare i tecnici sono stati alcuni varchi nel sistema di sicurezza che protegge il sistema, che potrebbero essere utilizzati da hacker - cioè da vandali informatici - per alterare il flusso dei dati o per paralizzarlo con quella che in gergo si chiama Dos, un sovraccarico di dati tale da mandare in tilt il servizio. Ma allarmante è stata anche l´individuazione di due utenze telefoniche interne del ministero in grado di agire come roots, le porte d´accesso privilegiate che dovrebbero essere riservate agli operatori del sistema.
Il rischio di attacchi informatici in occasione delle elezioni è considerato alto dagli specialisti del settore. La polizia postale ha attivato un servizio 24 ore su 24 per raccogliere le denunce di incursioni come quelle che due giorni fa hanno paralizzato i siti web di due importanti aziende di comunicazione.

2.5 - durante lo spoglio si verificarono diverse interruzioni nella pubblicizzazione dei risultati da parte del Ministero dell’Interno.

2.5.1 - 19 luglio 2006 nel corso dell’audizione alla giunta delle elezioni della Camera dei Deputati del Prefetto Adriana Fabbretti, direttore dei servizi elettorali del Viminale, sostiene che il rallentamento nell’afflusso dei dati era avvenuto tra le 16 e le 17,30 ed era dovuto ai “tempi tecnici”;

2.5.2 - 4 dicembre 2006 Roberto Andracchio, dirigente dell’Area I, capoufficio staff dell’Ufficio I dei Servizi informatici elettorali, deponendo davanti all’Autorità giudiziaria, sostiene che i ritardi si sono registrati intorno alle ore 20 circa e che erano dovuti al “malfunzionamento di una macchina di sicurezza “anti-intrusione” interna alla rete del Centro informatico, ossia un apparato di rete a salvaguardia degli apparati interni al Centro tecnico. Abbiamo risolto il problema baipassando questa macchina e adottando altre misure di sicurezza e in tempi piuttosto rapidi, circa 20 minuti, dopo aver focalizzato il problema, la situazione si è normalizzata. Diciamo che il “blocco” è durato circa 30 minuti e nei 15 o 20 minuti successivi, risolto il problema”

2.5.3 - marzo 2007 il capo ufficio stampa del Ministero dell’Interno, Felice Colombrino, sostiene che l’interruzione della diffusione dei dati sul sito internet è avvenuta una sola volta ed è durata 32 minuti (dalle ore 00.10 alle ore 00.42). La breve interruzione è stata causata da un transitorio, rallentato funzionamento di un apparato di rete locale del Ministero dell’Interno, collegato al sistema di diffusione dei dati.

3 - ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI – ITALIANI ALL’ESTERO

3.1 - 28 giugno 2006 Giunta delle elezioni della Camera dei Deputati - Audizione del presidente dell’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, Claudio Fancelli “ci siamo trovati, per esempio, di fronte a risultati di questo tipo: 50 voti di lista e 300 voti di preferenza … Ciò è accaduto in 19 seggi … si rendeva necessario … cercare di salvare il minimo possibile … Si e` proceduto a rettificare il voto di lista in modo da ottenere un risultato minimo accettabile. … Nel caso della doppia preferenza, abbiamo calcolato la metà … La legge dice che si può effettuare il nuovo spoglio solo quando c’è un’omissione di scrutinio. In questo caso i dati li avevamo, anche se erano incoerenti.”

4 - ELEZIONI DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

4.1 - Aprile 2006 Gli Uffici elettorali regionali di Piemonte, Lazio, Campania e Puglia, interpretando il testo della legge, nominano 8 senatori al posto dei membri legittimi;

4.2 - 5 luglio 2006 il senatore Roberto Manzione viene nominato relatore per la circoscrizione Piemonte;

4.3 - 11 ottobre 2006 la Giunta per le elezioni convalida l’elezione dei membri della circoscrizione Piemonte ad eccezione di Franco Turigliatto, nominato dall’Ufficio elettorale regionale in ragione dell’interpretazione della legge, contestata dal relatore;

4.4 - 6 dicembre 2006 la Giunta delle elezioni delibera di procedere alla revisione totale delle schede nulle, bianche e contenenti voti nulli o contestati, di alcune circoscrizioni regionali riservandosi, nel caso si rivelino scostamenti significativi rispetto ai dati di proclamazione, estendere la procedura di revisione schede anche alle altre regioni. Nonostante la previsione regolamentare (capo III del Regolamento per la verifica dei poteri) secondo cui tutta l'attività istruttoria della Giunta è imperniata sulle proposte formulate per ciascuna regione dal relatore all'esito dell'esame da parte dello stesso di tutta la documentazione elettorale concernente la regione medesima.

4.5 - 6 marzo 2007 la Giunta delle elezioni estende la revisione alle schede valide. Un ulteriore provvedimento per rinviare sine die la trattazione dei ricorsi, anche quando attengono ad una regione - il Piemonte - non inclusa nelle attività di revisione delle schede, già pronta per l’esame, il cui relatore ha già depositato le sue conclusioni.