"Con sommo stupore apprendo che il capo della Santa sede, della Chiesa cattolica, dello Stato Città del Vaticano ha oggi chiesto ai media di proteggere i bambini da violenze e volgarità. Verrebbe da dire che il pulpito da cui proviene la predica sul tema del giorno non è, per usare un eufemismo, il più autorevole. Vorremmo anche far presente a Benedetto XVI che di fronte a dei reati - e che reati! - il processo e la sanzione ecclesiastica non possono sostituire il processo e la sanzione penale. Proteggiamo dunque i bambini, sempre e dovunque, ma. la Santa sede ritiri l'istruzione "Crimen Sollicitationis" del 16 marzo 1962, con la quale ha prescritto, adottato e fatto adottare, proposto ed imposto alle autorità ecclesiastiche comportamenti volti a sottrarre ad ogni pubblica conoscenza e alla giustizia gli abusi sessuali compiuti da membri del clero, pena la scomunica. E ritiri l'epistola "De Delictis Gravioribus" della Congregazione per la Dottrina della Fede a firma del Cardinale Ratzinger, del 18 maggio 2001, dalla quale risulta che la "Crimen Sollicitationis" è stata richiamata e ribadita a fronte dell'estendersi ed aggravarsi nei decenni di questa vera e propria piaga del mondo ecclesiastico cattolico e degli scandali conseguenti.
Insomma - conclude Turco - chi è senza reato scagli la prima pietra. Gli altri si astengano".
Insomma - conclude Turco - chi è senza reato scagli la prima pietra. Gli altri si astengano".