In Slovacchia era già bell’è pronto un Concordato con la Santa Sede che avrebbe concesso alla Chiesa di vagliare le leggi dello Stato affinché fossero uniformi ai principi della Chiesa di Roma.
Ma, sia il primo ministro Mikulas Dzurinda, che quello degli Esteri Eduard Kukan (del partito dell'Unione Democratica e Cristiana della Slovacchia - SDKÚ), si sono rifiutati di firmarlo perché il Concordato “svantaggia i non cattolici, mentre la chiesa cattolica otterrebbe una influenza estremamente grande che potrebbe interferire con questioni civili.”
L'altro partito della coalizione di centro destra, il partito cattolico Movimento Cristiano Democratico, ha quindi lasciato il governo e i suoi 3 ministri e il Presidente del Parlamento si sono dimessi.
Con il risultato che il Parlamento oggi sarà chiamato a pronunciarsi per convocare le elezioni anticipate il 17 giugno.
Dichiarazione di Maurizio Turco, della Direzione nazionale della Rosa nel Pugno, segretario di anticlericale.net:
“La motivazione con la quale il Primo Ministro e il Ministro degli Esteri slovacchi si sono rifiutati di firmare il Concordato potrebbe essere il segnale di un lento ed inesorabile declino della forza di attrazione mondana che i gerarchi vaticani esercitano in Europa.
La cosa che ci sembra più significativa è che il Non Possiamo arriva da due leader di un partito democristiano e di un governo di centrodestra che, non c’è dubbio alcuno, è una bella lezione per i bipartisan baciapile italiani.”