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2004 05 28 * vaticano, pedofilia * Doverosa la protezione del Cardinale Law che aveva rispettato la consegna vaticana del silenzio. Don Fortunato Di Noto non vede, non sente e non parla: lui naviga.

"E' del tutto fuori luogo scandalizzarsi che il cardinale Law, già Arcivescovo di Boston, sia stato protetto dal Vaticano e nominato arciprete di Santa Maria Maggiore.
Se è vero che Law ha chiuso un occhio sugli atti di pedofilia commessi da religiosi della sua diocesi è anche vero che questo comportamento è stato imposto - a lui e a tutti i vescovi e gli arcivescovi del pianeta - con l'INSTRUCTIO "Crimen Sollicitationis"del 1962, "da custodire diligentemente nell'archivio segreto della Curia".
Peraltro, con la lettera apostolica "Motu Proprio Datae Quibus Normae De Gravioribus Delictis" a firma Giovanni Paolo II del 30 aprile 2001, e con l'epistola "De Delictis Gravioribus" della Congregazione per la Dottrina della Fede a firma Cardinale Ratzinger del 18 maggio 2001 risulta che la "Crimen Sollicitationis" è stata, almeno in queste recenti occasioni, richiamata e ribadita, a fronte dell'estendersi ed aggravarsi nei decenni di questa vera e propria piaga del mondo ecclesiastico cattolico e degli scandali conseguenti.

Don Fortunato Di Noto due anni fa ci aveva rassicurato : "Il fenomeno della pedofilia non riguarda solo la chiesa statunitense, ma tutta la chiesa. Ed e' per questa ragione che le norme e le indicazioni e' bene elaborarle universalmente e non localmente, sia a livello di principio sia a livello di norme attuabili nel rispetto delle legislazioni di ogni Stato".
Sarà. Ma da allora è stato il silenzio assoluto :la "Crimen Sollicitationis" non è stata mai sconfessata e in Italia il fenomeno non è esploso e non sarà certo Don Fortunato a farlo esplodere, lui naviga… ma non tra le parrocchie. "