Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo
e relatore del PE sui diritti dei detenuti nell'Unione europea, accompagnato
da Michele De Lucia, della direzione di radicali Italiani, domenica 22 febbraio
hanno visitato per circa dieci ore il carcere di Parma e, in particolare,
tutti i detenuti in regime di 41bis e l'unica reclusa nella sezione femminile.
Alla fine della
visita Maurizio Turco ha dichiarato:
"Volevano farci credere che con la legge approvata il 23 dicembre 2002, con
la quale stabilizzavano il 41bis, avrebbero perlomeno rispettato la stessa legge
sul carcere duro. Anche tra i detenuti in 41bis ristretti a Parma non uno si
è visto discutere il proprio ricorso contro il decreto relativo al 2003
nel termine di dieci giorni previsto dalla legge e, per quanto concerne i decreti
relativi al 2004, questi verranno discussi dal Tribunale di Sorveglianza di
Bologna in parte il 15 e in parte il 18 marzo, ovvero dopo circa 70 giorni.
Ho anche accertato che salvo rarissime eccezioni - relative ai decreti che vengono
emessi per la prima volta - i decreti firmati dal Ministro Castelli continuano
ad essere fotocopie delle fotocopie, con questo violando una legge che chiede
l'attualità della pericolosità per decretare l'assegnazione al
carcere duro. Oltre a queste violazioni, a danno di tutti i detenuti in 41bis,
i detenuti del carcere di Parma lamentano - documentandole - particolari condizioni
di detenzione contro le quali dal 19 gennaio hanno cominciato ad attuare una
protesta che consiste nel battere quattro volte al giorno bottiglie vuote di
plastica sulle sbarre. La protesta concerne la violazione delle leggi vigenti
e, in particolare:
a) il denudamento sistematico
del detenuto anche quando non previsto dalla legge;
b) l'utilizzo di una sezione
di isolamento per lunghi periodi dichiarata inagibile dalla magistratura di
sorveglianza.
A seguito di questa protesta, rumorosa ma certamente pacifica, diversi detenuti
sono stati già "condannati" a diversi giorni di isolamento, aggravando
in questo modo non solo le condizioni di detenzione ma anche la posizione "amministrativa".
In particolare un detenuto denuncia di essere stato "portato in isolamento in
una sezione in cui non c'erano altri detenuti, denudato e costretto a mangiare
per terra come i cani e tenuto lì per 11 giorni". Sezione di isolamento
che secondo la magistratura di sorveglianza dovrebbe essere utilizzata solo
per pochissimi giorni e dove abbiamo trovato detenuti che vi sono ristretti
da anni. Visto che di questi fatti, e non solo di questi ultimi, la Procura
di Parma è informata, è urgente che sia aperta un'inchiesta anche
in considerazione del fatto che l'Amministrazione Penitenziaria non è
in grado di governare il rapporto con i detenuti e che la protesta - che ripeto
essere pacifica e volta al rispetto delle leggi - viene trattata al pari di
una rivolta."