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2003-12-16_nucleare

NUCLEARE
LA DIRETTIVA EUROPEA SULLA SICUREZZA NUCLEARE NON E' RISPETTATA E LA SCELTA DI SCANZANO VA CONTRO GLI INVESTIMENTI EUROPEI FINALIZZATI ALLO SVILUPPO AGRITURISTICO DELLA REGIONE.

16 dicembre 2003 - Dichiarazione di Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo e Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani :
"La decisione del Governo di fare della Basilicata la pattumiera nucleare d'Italia è del tutto singolare. Mentre l'UE investe soldi per lo sviluppo agrituristico della Regione, lo Stato li investe per distruggere quel tipo di sviluppo. Non v'è dubbio che il problema delle scorie radioattive è problema serio, non a caso era una delle ragioni, insieme alla sicurezza degli impianti e alla mancanza di un piano energetico nazionale, che ci portarono a promuovere un referendum con il quale bloccammo lo sviluppo del nucleare all'italiana. Sul nucleare non si scherza non a caso c'è una direttiva europea (89/618/Eurotam del Consiglio, del 27 novembre 1989) concernente l'informazione della popolazione sui provvedimenti di protezione sanitaria applicabili e sul comportamento da adottare in caso di emergenza radioattiva. Questa direttiva è stata recepita nel diritto italiano dal capo X ("Emergenza nucleare") del decreto legge n. 230 del 17 marzo 1995. L'attuazione delle norme generali riguardanti l'informazione preventiva della popolazione è subordinata all'adozione di due decreti del ministro della Sanità (come previsto dagli articoli 133 e 134 del decreto legge n. 230 del 17 marzo 1995). Il primo dei due decreti mira a istituire una commissione permanente per l'informazione con il compito di predisporre le informazioni preventive e indicare le vie di comunicazione idonee alla loro diffusione; il secondo individua le autorità e gli enti che provedono alla diffusione delle informazioni preventive. Per quanto riguarda il caso specifico del quadro normativo per la pianificazione di emergenza applicabile alle operazioni di trasporto di materiale radioattivo, lo stesso decreto legge prevede, all'articolo 125, che i casi e le modalità di applicazione dei piani di emergenza vengano stabiliti con decreto. Per farla breve devono essere ancora adottati i decreti di applicazione. Insomma non sono ancora disciplinate le misure relative alle operazioni di trasporto di materiale radioattivo. Di sicuro c'è il tempo di adottare i decreti necessari per trasportare l'immondizia nucleare in Basilicata ma sempre all'italiana, senza progetti, senza studi sui costi e i benefici delle scelte. Inoltre lunedì depositeremo una interrogazione urgente alla Commissione europea per chiedere quali iniziative intenda prendere nei confronti della Repubblica Italiana per non avere ancora adottato i decreti sulla sicurezza nucleare e perchè rispetti i progetti di sviluppo finanziati in Basilicata dall'UE e approvati dal Governo italiano. Insomma siamo di fronte ad un altro capitolo della serie 'facciamoci riconoscere'."