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2003-11-23_carcere

CARCERE/41BIS
NESSUNA DONNA DETENUTA HA UNA CONDANNA DEFINITIVA,INCENSURATA IN ATTESA DI GIUDIZIO DA 30 MESI

Roma, 23 novembre 2003 - Questa mattina il Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo Maurizio Turco, relatore del Parlamento Europeo "sullo stato delle prigioni nell'Unione europea" con Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino e Malena Zingoni, della segreteria del gruppo degli europarlamentari radicali si sono recati in visita alla sezione femminile del 41bis del carcere di Roma Rebibbia, dove sono detenute le quattro donne in Italia sono sottoposte al regime speciale. Nessuna delle quattro detenute in 41bis ha una condanna definitiva e una in particolare, Immacolata Adamo, madre di otto figli, incensurata, è detenuta in attesa di giudizio da 30 mesi, di cui 18 in regime di 41bis, con l'imputazione di associazione a delinquere (416bis). A seguito dell'adozione in via definitiva del regime del 41bis, non solo le condizioni di detenzione sono complessivamente peggiorate ma, a detta delle detenute, sono anche stati ristretti i tempi effettivi in cui presentare i ricorsi contro i decreti applicativi del 41bis avendo previsto nel calcolo dei dieci giorni utili anche i giorni festivi, prima esclusi. A questo proposito è da notare che la maggior parte dei decreti applicati del 41bis sono stati emessi e verranno rinnovati nel periodo tra Natale e Capodanno. In particolare sul diritto ad un ricorso effettivo, lo scorso mese la Corte europea dei diritti dell'Uomo di Strasburgo ha condannato l'Italia per "violazione al diritto del ricorrente a vedere il suo caso discusso davanti a un tribunale", sebbene il caso fosse stato presentato da Domenico Ganci, detenuto in 41bis, i fatti denunciati sono la norma applicata di fatto ai detenuti in 41bis. Le informazioni raccolte saranno oggetto di una elazione che verrà inviata ai Commissari per i Diritti Umani e al Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio dell'Europa e al Relatore speciale della Commissione dei diritti dell'uomo dell'ONU.