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2003-11-06_cecenia

CECENIA
BERLUSCONI, PUTIN E IL GENOCIDIO CECENO Bruxelles, 6 novembre 2003 - "Dopo le sue note dichiarazioni sui lussuosi luoghi di villeggiatura cui Mussolini costringeva gli esponenti antifascisti italiani - da Ernesto Rossi ad Altriero Spinelli, dai Fratelli Rosselli a Pertini, a Gramsci - ora le "leggende" sul proseguirsi e compiersi del genocidio ceceno. E, per meglio sconfiggerle e sollevare il suo povero amico e sodale Putin, ferito dalle cattive "leggende", lo si può consolare documentandogli l'opera del suo Governo, dell'amico Governo italiano che ha evitato di far trionfare all'ONU un invito ad una moratoria sulla pene di morte, anche quelle "legali". Vi sono alcuni momenti in cui, diciamolo, il Presidente Berlusconi rischia, lui, di divenire leggendario : per esempio quando "scende in campo" per cancellare la cattiva leggenda, ad esempio, dell'assassinio di Antonio Russo o di quello di Andrea Tamburi. E' vero anche che le "leggende" abbondano: come quella della Russia di Putin che chiede l'espulsione del Partito Radicale Transnazionale dal sistema delle agenzie dell'ONU con il sostegno della Cina e di tanti altri paesi oggetto di cure amichevoli da parte dei governi di Roma o di Bruxelles."