QUALI CONTROLLI SULLE RESTITUZIONI PER L'ESPORTAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI COMUNITARI
Bruxelles, 30
ottobre 2003 -
Dichiarazione di Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo:
"Tra il 1998 e il 2001 per restituzioni per l'esportazione
di prodotti agricoli comunitari sono stati versati a società di paesi membri:
- 321.711.242,39 euro per esportazioni verso il Vaticano;
- 281.866.767,22 euro per esportazioni verso la Svizzera;
- 35.414.204,76 euro per esportazioni verso Andorra;
- 429.415,48 euro per esportazioni verso il Liechtestein;
- 4.000.813,01 euro per esportazioni verso il Vaticano;
- 41,92
euro per esportazioni verso San Marino.
Il dato di per
se è senza dubbio eclatante ma diventa scandaloso quando la Commissione europea
nella risposta complementare alle interrogazioni 1477-1480/03 fa presente
che :
- "Non vengono effettuati controlli specifici sui quantitativi di carni
bovine, zucchero di canna e saccarosio chimicamente puro allo stato solido
esportati dagli Stati membri verso lo stato Città del Vaticano. Il volume
delle suddette esportazioni verso il paese in questione appare ragionevole."
- "Per i prodotti agricoli esportati in regime di restituzione dalla Comunità
verso la Città del Vaticano, le autorità vaticane certificano la destinazione
esclusiva al consumo sul territorio dello Stato Vaticano o nelle istituzioni
e negli uffici della Santa Sede."
- "Ai prodotti esportati in regime di restituzione verso la Città del Vaticano
si applicano le seguenti disposizioni specifiche: la convenzione doganale
tra l'Italia e la Città del Vaticano e la normativa comunitaria che disciplina
le restituzioni all'esportazione...";
Ho quindi rivolto
una ulteriore interrogazione alla Commissione, in quanto mi appaiono incomprensibili
i motivi per i quali non vengono effettuati controlli specifici sui quantitativi
di prodotti esportati dagli Stati membri verso lo stato Città del Vaticano
che godono di aiuti comunitari. Peraltro è da chiarire, e spero che la Commissione
lo farà, se qualsiasi violazione alla normativa comunitaria che disciplina
le restituzioni all'esportazione si deve ritenere esente da qualsiasi ingerenza
da parte dello Stato italiano ai sensi dell'articolo 11 del Trattato del Laterano
- con il quale sono regolati i rapporti tra lo Stato della Città del Vaticano
e la Repubblica italiana - che assicura agli enti centrali della Chiesa cattolica
l'esenzione da "ogni ingerenza da parte dello Stato italiano". Per non dire
che è del tutto capotica l'affermazione secondo la quale che il volume delle
esportazioni verso il Vaticano appare ragionevole: attendo di sapere dalla
Commissione europea in base a quali valutazioni."