APPELLO AI CAPI DI STATO E DI GOVERNO DI FRANCIA, BELGIO E LUSSEMBURGO PERCHE' MANTENGANO LA POSIZIONE PRESA NELLA CONVENZIONE SULL'ARTICOLO 51 : IL VETO E' L'UNICA E ULTIMA ARMA PER UNA COSTITUZIONE (ALMENO) LAICA
Bruxelles, 17 settembre 2003 - Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo, con una lettera ai Capi di Stato e di Governo di Francia, Belgio e Lussemburgo ha chiesto che - durante la Conferenza intergovernativa che si apriranno il 3 ottobre a Roma - sull'articolo 51 della proposta di Costituzione mantengano la stessa posizione che avevano assunto durante i lavori della Convenzione. La richiesta di Maurizio Turco si rifà alle motivazioni con le quali il francese Villepin, il lussemburghese Santer e i belgi Michel e Di Rupo avevano chiesto -a nome dei loro paesi- di sopprimere l'articolo 51. Le vostre motivazioni -scrive Turco- non sono ideologiche o preconcette e in particolare le preoccupazioni giuridiche espresse a nome del governo lussemburghese dal collega Jacques Santer. Collega che, giova ricordarlo, è stato Primo Ministro, Vicepresidente del Parlamento europeo e Presidente della Commissione Europea e che ha presieduto il Partito Cristiano-Sociale PCS, la commissione di sorveglianza dei sindacati cristiani e il Partito Popolare Europeo. Si tratta quindi di difendere i principi dello Stato laico e della separazione tra Stato e chiese e -sopratutto- di evitare che le Chiese vengano equiparate, per esempio, al Comitato economico e sociale, o che i loro privilegi a livello nazionale vengano blindati dalla Costituzione europea.