IL PARLAMENTO EUROPEO NEL 2001 AVEVA CHIESTO GIUSTIZIA ANCHE PER LE RELIGIOSE VIOLENTATE DAI RELIGIOSI. COS'HANNO FATTO CONSIGLIO, COMMISSIONE ... E SANTA SEDE?
Bruxelles,
26 agosto 2003 - Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlameno
europeo, con una interrogazione al Consiglio e alla Commissione europea ha
chiesto quale seguito hanno dato alla "Risoluzione sulle violenze sessuali
ai danni delle donne e in particolare di religiose cattoliche" approvata dal
Parlamento europeo il 5 aprile 2001. Con la Risoluzione il Parlamento europeo
tra l'altro chiedeva:
a - che gli autori di questi reati vengano arrestati
e giudicati in tribunale;
b - alle autorità giudiziarie dei 23 paesi citati
nei rapporti di garantire che sia fatta piena luce in termini giudiziari su
questi casi di violenza nei confronti delle donne;
c - alla Santa Sede di
considerare seriamente tutte le accuse di abusi sessuali commessi all'interno
delle proprie organizzazioni, di cooperare con le autorità giudiziarie e di
rimuovere i responsabili da qualsiasi incarico ufficiale;
d - alla Santa Sede
di reintegrare le religiose che sono state destituite dai loro incarichi per
aver richiamato l'attenzione delle loro autorità su questi abusi e di fornire
alle vittime la necessaria protezione e compensazione per le discriminazioni
di cui potrebbero essere successivamente oggetto;
Dichiarazione di Maurizio Turco:
"E' del tutto legittimo, se non addirittura doveroso, che dopo due
anni dall'approvazione della "Risoluzione sulle violenze sessuali ai danni
delle donne e in particolare di religiose cattoliche" il Consiglio e la Commissione
dicano quali iniziative hanno preso, quali azioni hanno condotto, quali risultati
hanno ottenuto. Se, in particolare, hanno preso contatti con la Santa Sede,
come ha chiesto il Parlamento, e se hanno avuto risposte, se hanno ottenuto
impegni e se, a due anni di distanza, sono stati rispettati."