"La relazione annuale sul rispetto dei diritti umani
nell'Unione europea, approvata oggi dal Parlamento europeo, denuncia per la
prima volta i paesi dell'Unione che violano i diritti umani con la stessa forza
con cui chiede ai paesi terzi il loro rispetto.
Cosi' come per la prima volta in un documento parlamentare viene denunciata
la violazione del diritto all'informazione, riferita al caso italiano e del
principio di legalità, riferita alla mancanza del plenum della Corte
Costituzionale e della Camera dei deputati della Repubblica Italiana, fatti
rispetto ai quali tutte le istituzioni politiche europee hanno seguito un rigido
protocollo omertoso.
I deputati radicali ringraziano la relatrice Swiebel per avere fornito l'occasione
di un dibattito e di un voto politico trasparente rifiutando il compromesso
sulla pelle della libertà degli individui, fatto più unico che
raro nel Parlamento europeo.
I deputati radicali sono onorati di aver contribuito con gli emendamenti ed il
voto all'approvazione di questa risoluzione e si augurano che questa esperienza
induca le forze politiche con le quali c'è convergenza sui temi dei diritti
civili, politici ed umani ad abbandonare la via del compromesso e della concertazione
a favore del confronto democratico."