LA TRECCANI DROGATA DAL CONFORMISMO
Roma, 28 dicembre 2002 - "Su un tema così controverso come
le politiche sulle droghe la Treccani avrebbe potuto scegliere un autore meno
schierato.
Cosa avrebbe dovuto scrivere il Prefetto Piero Soggiu, che il suo impegno
ultradecennale è inutile se non controproducente?
Avrebbe dovuto scrivere che l'Onu continua a sfornare delibere per estirpare
le droghe dal mondo dal 1946 e che da allora tutti gli indicatori, ma proprio
tutti, sono peggiorati?
Avrebbe dovuto scrivere che più si proibisce, più le droghe si
diffondono, diventano sempre più pericolose e la criminalità è
sempre più ricca, violenta e potente?
Nel merito, peraltro, è lo stesso Sotgiu ad affermare indirettamente
che la legalizzazione metterebbe al riparo dalla criminalità che, tanto
per restare nel concreto, grazie alle politiche "antidroga" ha oggi
il monopolio planetario della produzione, della trasformazione e del commercio.
Se la Treccani avesse voluto fare informazione avrebbe dovuto semplicemente
scegliere un altro autore. Evidentemente alla Treccani sono drogati di conformismo
e quindi hanno chiesto al commissario antidroga quali sono le migliori politiche
sulle droghe. La risposta, scontata, è arrivata."