41 BIS - CASO PAOLELLO: RADICALI, GRAZIE A CASTELLI, TINEBRA E AL 'FOGLIO'. ORA PENSIAMO AGLI ALTRI
Roma, 8 novembre 2002 - Ad Antonio Paolello, il detenuto della Stidda di
Gela colpito da tumore mentre era curato per una gastrite, è stato revocato
il regime del 41 bis e scarcerato per la sue gravissime condizioni di salute.
Maurizio Turco, presidente dei deputati radicali al Parlamento Europeo
e Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino e membro della Direzione
di Radicali Italiani, i quali per primi avevano sollevato il caso, hanno
espresso un pubblico ringraziamento a coloro i quali si sono adoperati
alla soluzione del caso.
"Ringraziamo pubblicamente il Ministro della Giustizia Castelli e il Dottor
Tinebra della Direzione dell'Amministrazione Penitenziaria per avere consentito
al detenuto in 41bis Antonio Paolello di "curarsi" con il conforto dei
suoi famigliari.
Ringraziamo inoltre Radio Radicale ed il quotidiano di Giuliano Ferrara
"Il Foglio" per aver voluto per primi portare il caso alla pubblica
attenzione.
Ma occorre pure ricordare che quello di Paolello non è che un caso
tra i casi. E' urgentissimo che le procedure che hanno consentito la soluzione
di questo caso diventino la norma per tutti i detenuti. Ovvero, bisogna
prevedere che il detenuto nei confronti del quale è stata espressa
una prognosi infausta sia consentito potersi "curare" con il conforto
dei suoi famigliari.
Non vorremmo insomma che a Paolello sia stato consentito di poter riabbracciare
i suoi famigliari per risarcirlo di una malattia che, per quanto ci è
dato sapere, è stata prima ignorata e poi sottovalutata per essere
infine diagnosticata in ritardo, cioè nel momento della sua irreversibilità.
A questo proposito è dovere assicurare a tutti i detenuti il diritto
fondamentale alle cure, il cui primo passo è quello di imporre
un principio fondamentale che ribalta l'approccio a cui spesso ci siamo
confrontati e che è quello di ritenere che il detenuto per principio
simuli problemi di salute per tentare di attenuare le proprie condizioni
detentive.
Per quel che concerne in particolare i detenuti in 41bis è inderogabile
che una commissione scientifica valuti caso per caso le posizioni sanitarie,
le une e le altre palesemente affidate al caso."