"Ho segnalato al Direttore di "Famiglia Cristiana" che in una intervista pubblicata nell'ultimo numero del settimanale - "Calunniate pure ma la droga sparirà" - vengono attribuite ad Arlacchi, vicesegretario dell'Onu e direttore dell'ufficio antidroga, risposte che ne stravolgono l'operato e la figura.
Cosi' che il vice segretario dell'Onu e direttore esecutivo dell'uffico antidroga
risulta essere un bugiardo. Viene infatti attribuita al Signor Arlacchi la
dichiarazione : "... ho l'immunità diplomatica e non posso querelare
senza autorizzazione dell'Onu, che non la concede mai."
Questa dichiarazione non puo' essere stata rilasciata dal Signor Arlacchi
firmatario di una querela con richiesta di duemiliardi di risarcimento a carico
di una giornalista.
Risulta inoltre essere un pericoloso individuo che vanta come risultato della propria azione che "Tra la fine di quest'anno e i primi mesi del 2002 l'eroina disponibile in Europa sarà sempre più scarsa, la purezza della droga crollerà, i prezzi andranno alle stelle." Cioè che si vanta di provocare scientemente per il 2002 l'aumento degli atti criminali e la loro ferocia in Europa.
Risulta infine essere un indegno dirigente delle Nazioni Unite se afferma "... sono stati dissipati tutti i dubbi sulla mia integrità, ma mi è stata rivolta una critica: di gestire il Programma con un metodo da task force, senza troppo rispetto per le procedure ..." Non è credibile che Vicesegretario dell'ONU si senta integro di fronte alla critica di agire senza troppo rispetto delle procedure.
Detto questo non ritengo che queste annotazioni siano calunnie e che la droga
sparirà, come vorrebbe il titolo dell'intervista.
Credo invece che l'ONU possa e debba fare a meno di un dirigente bugiardo
e già solo per questo pericoloso. Consentendogli così di rientrare
nella facoltà e libertà di poter esercitare il diritto civile
e politico alla querela."