Il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, in una sua lettera del 19 marzo in risposta alle mie del 25 gennaio e del 8 febbraio (nelle quali chiedevo il blocco di qualsiasi finanziamento a qualsiasi titolo erogato in favore dell'UNDCP e di incaricare i servizi competenti a svolgere una indagine approfondita sull'utilizzo dei fondi erogati durante la gestione Arlacchi), spiega che, pur condividendo la necessità di procedere nel modo più accurato e trasparente possibile al controllo, alla valatuzione e alla verifica finanziaria delle azioni di cooperazione dell'Unione con l'UNDCP, non ritiene opportuno, alla luce delle informazioni disponibili, la sospensione delle attività di cooperazione con questa agenzia dell'ONU. Insomma, l'Unione europea non vede, non sente e non parla. La posizione del Presidente Prodi contrasta con le critiche e le preoccupazioni espresse da parecchi Stati membri quali l'Inghilterra, la Francia, la Germania e soprattutto l'Olanda.
Inoltre, nel corso dell'ultima riunione della Commissione ONU sul controllo dei narcotici tenutasi a Viena (dal 20 al 29 marzo), è stata adottata una risoluzione che chiede con urgenza un miglioramento della gestione di questa agenzia.
E ancora, il governo olandese, tra i maggiori donatori dell'UNDCP, ha preso una decisione senza precedenti: la sospensione del suo contributo annuo di 4 millioni di dollari in favore dell'UNDCP nell'attesa dell'esito dell'inchiesta dell'Ufficio per l'ispezione dei servizi interni delle Nazioni Unite sulla gestione finanziaria di questa agenzia.
Infine, la professoressa Carla Rossi, membro del Consiglio di amministrazione dell'Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze e docente all'Università di Roma "Tor Vergata", dimostra in uno studio scientifico che nel World Drug Report 2000 sono stati manipolati e contraffatti dati e grafici provenienti da altri enti ed organismi di rilievo e di autorevolezza internazionali (quale l'OEDT) allo scopo di supportare un opera di propaganda e disinformazione sotto forma scientifica.
La presenza di Arlacchi al vertice delle Nazioni Unite è incomprensibile. Non si tratta di istruire un processo giudiziario ma di ripristinare una gestione trasparente ed efficace dell'UNDCP. Senza tralasciare eventuali compromissioni di Giuseppe Arlacchi alias Pino con soggetti conosciuti quali membri del KGB e sospettati di collusioni mafiose.
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Oggi, sabato
14 aprile alle ore 18 sul sito www.radicalparty.org:
- la lettera del Presidente Romano Prodi a Maurizio Turco
- lo studio scientifico con il quale si dimostra che il Rapporto Mondiale
sulle Droghe 2000 dell'UNDCP presenta dati manipolati e contraffatti.