Il PE ha oggi votato sul rapporto della deputata socialista greca Anna Karamanou su EUROPOL, e ha approvato a larga maggioranza alcuni emendamenti che i deputati radicali della Lista Emma Bonino avevano depositato al fine di introdurre un minimo ed elementare controllo democratico del PE sull'operato di Europol: far si' che il consiglio di amministrazione di EUROPOL incorpori due membri del PE e due della Commissione con potere di voto, e che il direttore sia nominato non solo dal Consiglio, ma in codecisione col Parlamento europeo.
"Il Ministro dell'Interno Bianco non perde occasione e intervista per proporre che vengano affidati ad EUROPOL sempre nuovi compiti di monitoraggio delle frontiere nella lotta all'immigrazione clandestina. Peccato che EUROPOL sia oggi un'istituzione fuori controllo democratico, che non rende conto né al PE né ai parlamenti nazionali del suo operato.
L'emendamento della Lista Emma Bonino approvato oggi dall'Europarlamento pone le condizioni necessarie da soddisfare prima di affidare ulteriori competenze ad EUROPOL.
Preghiamo dunque il Ministro di rispettare le indicazioni del PE invece di inseguire le sirene della repressione europea, figlie del fallimento delle politiche repressive nazionali.
La costruzione dell' Europa "fortezza", che si rifugia dietro l'opera di istituzioni sovranazionali irresponsabili come EUROPOL, è una scorciatoia pericolosa alla quale il Governo italiano dovrebbe togliere il proprio sostegno"