"Le dichiarazioni rese oggi dal ministro dell'Interno Enzo Bianco dimostrano che nei confronti della prostituzione le autorità politiche, la magistratura e le forze di polizia agiscono in ordine sparso e all'insegna della confusione. Bianco afferma di non aver impartito alcuna disposizione per il sequestro delle autovetture dei clienti delle prostitute ma a Perugia e a Venezia questa è ormai la prassi con le conseguenze tragiche che conosciamo. Un caso di federalismo all'amatriciana nel quale il governo ha la responsabilità maggiore diviso tra ministri, come la Turco, che chiedono la riapertura delle case chiuse, ed altri che invocano, seguendo le spinte emotive dei fatti di cronaca, il pugno di ferro. Non discutiamo dell'efficacia dei sequestri, che ci sembra folle, ma il punto non è questo: del resto anche tagliare le mani ai ladri potrebbe essere efficace ma non per questo sarebbe una soluzione perseguibile.
Contro il traffico di persone sbattute sul marciapiede l'unico approccio possibile è quello della legalizzazione del fenomeno abolendo, in particolare, il reato di adescamento."