"Il Giubileo e adesso anche l'ordine pubblico sono mezzucci branditi contro la libertà di pensiero, di manifestazione e di parola di chi non è omologato religiosamente, culturalmente e sessualmente.
Al di là degli alibi che ciascuno è libero e capace di darsi, la scelta del Comune di Roma e del Sindaco Rutelli di ritirare il patrocinio al World Pride è di inaudita gravità.
Tant'è che da oggi il World Pride è anche manifestazione per le libertà e contro il fondamentalismo religioso, culturale e politico a cui tutti i laici sono chiamati a dare il loro contributo".