Maurizio Turco, parlamentare europeo della Lista Bonino, ha consegnato oggi al Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, in visita ufficiale a Roma, un primo dossier del Partito radicale transnazionale sul "Caso Italia", col quale si denuncia la situazione di grave illegalità e di mancanza di certezza del diritto in cui versano da decenni le istituzioni italiane.
Già Emma Bonino, lo scorso 30 marzo, aveva ufficialmente presentato, alla Commissione diritti umani di Ginevra, uno statement con il quale il Partito radicale transnazionale, nelle sue vesti di "Organizzazione non governativa" con status consultivo presso le Nazioni Unite, denuncia l'Italia per gravi e reiterate violazioni del Patto internazionale sui diritti civili e politici.
Oggi, proprio quando giungono notizie di nuove raffiche di condanne all'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo, viene consegnato nelle mani del Segretario generale delle Nazioni Unite, oltre al citato statemet, anche una dettagliata documentazione della gravissima situazione della giustizia italiana, dello stato di illegalità del sistema dell'informazione, e delle diffuse irregolarità rilevate nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste alle imminenti elezioni regionali, già denunciate, peraltro, a tutti i Procuratori della Repubblica.
Anche il Segretario generale delle Nazioni Unite, così, potrà finalmente cominciare a prendere concretamente visione del "Caso Italia", il caso di un Paese da decenni fuorilegge, che viola costantemente la propria Costituzione, le proprie leggi, e i numerosi impegni assunti in materia di tutela dei diritti umani con la sottoscrizione di fondamentali atti internazionali.