Roma, 9 marzo 2000 - Il ministro dell'interno Enzo Bianco, dopo la sortita parlamentare di ieri, ha ora gli elementi sufficienti per assumere l'unica decisione possibile sulle discoteche: rimettere nel cassetto uno sciagurato progetto proibizionista degno di un ministro del Polo alla Gasparri o alla Giovanardi. L'intento pedagogico dell'iniziativa è degno di uno stato etico, nemico delle libertà individuali, e non di uno stato laico e liberale. Nessuno scommetterebbe sull'efficacia delle norme ipotizzate, e mille aggiramenti sarebbero possibili. Attribuire le "morti del sabato sera" alle discoteche è semplicemente un non senso.