Da questa mattina alle 8.30 ogni deputato identificato in Piazza Montecitorio come dissenziente dal pdl sulla droga subisce pressioni e insulti.
Manifestare le proprie opinioni è un pieno diritto di ciascuno, aggredire violentemente chi ha idee diverse non è un diritto.
Nel pieno rispetto delle ragioni di tutti coloro che sono colpiti dal flagello della droga, abbiamo ritenuto che dovesse essere altrettanto pienamente tutelato il diritto dei dirigenti e dei militanti del CORA (coordinamento radicale antiproibizionista) che intendevano manifestare serenamente le motivazioni e le proposte antiproibizioniste sulla droga.
Abbiamo perciò affiancato Maurizio Turco (tesoriere), Elio Vito (vicesegretario), Paolo Pietrosanti (direttore di N.R.) e gli altri militanti del CORA nel tentativo di aprire uno striscione.
Siamo stati aggrediti, è stato strappato lo striscione che è stato subito bruciato in piena piazza. Questo ennesimo episodio di violenza (la settimana scorsa a Napoli i militanti del CORA sono stati assaliti buttando all'aria tavoli e sedie) è inaccettabile.
Siamo immediatamente intervenuti in aula e abbiamo posto al Presidente della Camera il problema dell'ordine pubblico sulla piazza di Montecitorio. In tal senso auspichiamo che vi sia un tempestivo intervento.