Luigi Del Gatto e Maurizio Turco, segretario e tesoriere del Cora, coordinamento radicale antiproibizionista, hanno dichiarato:
"Il Ministro De Lorenzo ha ormai scelto per la sanità la via partitocratica della burocratizzazione, dopo le scaramucce iniziali con il precedente Ministro Donat Cattin, De Lorenzo ne ricalca pari pari i metodi.
Sulla SIDA o AIDS il Ministro De Lorenzo, anche per il fatto di non averci ancora incontrato e ascoltato, propone un comitato nazionale antidroga, convenzioni con comunità terapeutiche e miliardi per garantire una maggiore ospedalizzazione. A fronte di ben altre necessità, di ben altra impostazione di fondo. Sono infatti necessarie case d'accoglienza, assistenza domiciliare, sostegno psicoterapeutico e misure di prevenzione sanitaria come la distribuzione di siringhe in cambio di quelle usate e di condom.
L'emergenza SIDA è una grande questione sociale che non può essere relegata allo schema tradizionale della lotta alla droga.
E, per inciso, le comunità così come sono oggi - tutto tranne che terapeutiche, cioè "liberalizzate" anziché legalizzate, regolamentate e controllate - possono sicuramente dare un apporto decisivo alla diminuzione della disoccupazione e non solo: quale ente pubblico negherebbe un contributo a chi lotta contro la droga? quale ente pubblico negherebbe un posto di lavoro ad un ex tossicodipendente?
Anche per battere questi rischi è necessario ricondurre il dibattito sul piano sanitario in termini di prevenzione e di effettiva assistenza."