ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01215

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 205 del 17/09/2007
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: LA ROSA NEL PUGNO
Data firma: 17/09/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
D'ELIA SERGIOLA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
BELTRANDI MARCOLA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
MELLANO BRUNOLA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
PORETTI DONATELLALA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 17/09/2007
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
SOLLECITO IL 02/10/2007
SOLLECITO IL 22/10/2007
SOLLECITO IL 12/11/2007
SOLLECITO IL 03/12/2007
SOLLECITO IL 04/01/2008
SOLLECITO IL 28/01/2008
SOLLECITO IL 13/02/2008
SOLLECITO IL 19/03/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01215
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 17 settembre 2007 nella seduta n.205

TURCO, D'ELIA, BELTRANDI, MELLANO e PORETTI. -
Al Ministro dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

secondo i dati dell'Oecd (Education at a Glance 2006) solo il 2 per cento del totale degli studenti universitari che frequentavano atenei all'estero nel 2004 (2.651.144 in valori assoluti) ha scelto le università italiane (40.641 in valori assoluti), a fronte del 25 per cento che si è recato nelle università degli Stati Uniti (572.509), il 12 per cento in quelle del Regno Unito (300.056), il 10 per cento nelle università tedesche (260.314) e il 9 per cento in quelle francesi (237.587);

sempre sulla base dei dati dell'Oecd riferiti al 2004, gli studenti universitari stranieri che frequentavano gli atenei italiani provenivano in gran parte dalla Grecia (17,6 per cento), dalla Germania (3,3 per cento), dalla Svizzera (2,6 per cento), dalla Polonia (2,5 per cento), dalla Francia (2,0 per cento), dalla Spagna (1,0 per cento) e dagli Stati Uniti (0,9 per cento). Solo lo 0,7 per cento proveniva da Cina e India;

gli studenti universitari provenienti dalla Cina (381.330) si concentrano soprattutto negli atenei australiani (17,0 per cento del totale degli studenti universitari cinesi che studiano all'estero), finlandesi (16,5 per cento), inglesi (15,9 per cento), statunitensi (15,4 per cento), tedeschi (11,5 per cento), irlandesi (8,7 per cento) e ovviamente, per ragioni di vicinanza, nelle università del Giappone (64,6 per cento), Corea (60,0 per cento) e Nuova Zelanda (35,1 per cento);

gli studenti universitari provenienti dall'India (129.627) si concentrano negli atenei statunitensi (13,9 per cento del totale degli studenti universitari indiani che studiano all'estero), australiani (9,4 per cento), inglesi (4,9 per cento), irlandesi (2,5 per cento), tedeschi (1,9 per cento) e solo per lo 0,7 per cento nelle università italiane;

gli studenti universitari italiani che studiano presso facoltà estere erano, nel 2004, 44.892 e si concentravano, secondo i dati dell'Oecd (tra parentesi i valori assoluti), per il 18,1 per cento in Germania (8.111), il 13,9 per cento in Austria (6.240), 1'11,6 per cento nel Regno Unito (5.215), il 10,4 per cento in Francia (4.686), il 10,0 in Svizzera (4.507), il 7,4 per cento negli Stati Uniti (3.308) e il 4,1 in Spagna (1.822);

secondo i dati del Ministero per l'università e la ricerca, nell'anno accademico 2005-2006 gli studenti stranieri iscritti negli atenei italiani erano 41.589 (38.298 nell'anno accademico precedente), di cui 28.985 provenienti dall'Europa, con prevalenza di studenti albanesi (10.543), greci (5.020), rumeni (1.630), tedeschi (1.381), polacchi (1.172), croati (1.164), 4.036 provenienti dai paesi dell'Africa, con prevalenza di studenti del Camerun (1.305) e del Marocco (773), 754 provenienti dal Nord America, con prevalenza di studenti degli Stati Uniti (240), Messico (131) e Cuba (97), 2.811 provenienti dal Sud America con prevalenza di studenti del Perù (940) e Brasile (560), Colombia (304), Ecuador (292) e Argentina (255), e 4.742 provenienti dall'Asia, con prevalenza di studenti provenienti da Israele (985), Cina (811), Iran (801, Libano (550) e India (279);

gli studenti stranieri iscritti nelle università italiane si sono concentrati nella facoltà di medicina (6.933, pari 16,7 per cento del totale), di economia (6.124, pari al 14,7 per cento), lettere e filosofia (4.684, pari all'11,3 per cento), ingegneria (4.183, pari al 10,1 per cento), giurisprudenza (3.327, pari all'8 per cento), scienze politiche (2.755, pari al 6,6 per cento), lingue straniere (2.645, pari al 6,5 per cento), farmacia (2.449, pari al 5,9 per cento), scienze matematiche, fisiche e naturali (2.328, pari al 5,6 per cento), architettura (2.167, pari al 5,2 per cento), scienze della formazione (968, pari al 2,3 per cento). Le studentesse sono la maggioranza con quasi il 58 per cento del totale degli studenti stranieri;

in una economia sempre più aperta e globale non si può prescindere dall'apporto del know how dei ricercatori stranieri e dalla formazione di una classe manageriale di sempre più alta qualità e internazionale;

l'attrazione di giovani ricercatori all'interno del nostro sistema universitario dovrebbe realizzarsi con strumenti che sostanzino il pieno inserimento del nostro Paese in uno spazio europeo e internazionale della ricerca, nel pieno rispetto, del resto, delle indicazioni della Carta Europea dei Ricercatori;

con la legge 68 del 28 maggio 2007 con il decreto di attuazione del 26 luglio 2007 è stata data attuazione a un obbligo dettato dalla normativa europea, abolendo il permesso di soggiorno per gli stranieri che si trattengono sul territorio nazionale meno di tre mesi per visite, affari, turismo e studio e sostituendolo, fermo restando il visto di ingresso, con una dichiarazione di presenza -:

come si possa dar corso all'apertura internazionale delle università italiane e quindi dell'intero sistema Italia, alla luce della scarsa attrattività degli atenei italiani che emerge dai dati in premessa;

se è unanimemente riconosciuta l'importanza e l'urgenza d'internazionalizzare il sistema universitario italiano, quali iniziative si intendano adottare per rilanciare la selezione e l'attrazione di giovani studenti e ricercatori stranieri;

come e con quali tempi, si intendano prevedere e incoraggiare anche in Italia selezioni internazionali dei ricercatori semplici, trasparenti e rigorose, in linea con i principi, gli standard e le regole del mercato del lavoro internazionale e della comunità scientifica;

quali siano i risultati numerici ottenuti con la legge 68 del 2007 che facilità l'ingresso in Italia degli stranieri per motivi di studio e se non sia necessario spingersi, nel campo dell'immigrazione e della mobilità formativa e universitaria, verso un modello simile a quello utilizzato negli Stati Uniti d'America, ove la green card permette procedure ben più fluide di quelle previste dalla burocrazia italiana. (3-01215)
Classificazione TESEO:
CONCETTUALE:
DOCENTI STRANIERI, STUDENTI STRANIERI, UNIVERSITA'
SIGLA O DENOMINAZIONE:
L 2007 0068