TURCO, BELTRANDI, D'ELIA e PORETTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si è appreso che il PM di Matera dottoressa Annunziata Cazzetta, in data 26 luglio 2007, ha disposto perquisizioni a carico di cinque giornalisti: Carlo Vulpio (Corriere della Sera), Nicola Piccenna, Nino ed Emanuele Grilli tutti del settimanale Il Resto, Gianloreto Carbone della trasmissione Rai Chi L'ha visto? e del Capitano dei Carabinieri della Stazione di Policoro (Matera), Pasquale Zacheo;
l'ipotesi di reato formulata dalla Procura materana va a sostanziarsi in un inedito reato associativo, laddove si parla di «associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa e alla rivelazione del segreto istruttorio»;
da notare che il Capitano Pasquale Zacheo indaga in Basilicata per conto del sostituto Procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris;
insomma, il Capitano Zacheo è indagato da un magistrato in servizio presso quella Procura della Repubblica di Matera, il cui Procuratore capo è indagato nell'inchiesta «Toghe lucane», condotta proprio dalla Procura della Repubblica di Catanzaro;
sulla Nuova Basilicata del 28 luglio il Capitano Zacheo dichiara: «Ho voluto comunicare al Pm procedente la dottoressa Cazzetta, che le indagini da lei condotte per questa vicenda, di fatto, si erano sovrapposte con quelle della Procura di Catanzaro. Dalle intercettazioni da loro svolte, era chiaramente emerso che: stavo svolgendo delle delicate indagini a carico di magistrati della Procura, e non si tratta solo del Procuratore Chieco, e dell'ufficio del Gip di Matera... Un'attività da cui emergono gravi presunte responsabilità a carico dei magistrati di quegli uffici. Pertanto sarebbe stato opportuno che il Pm Cazzetta si astenesse. Gli indagati a Catanzaro, potrebbero risultare avvantaggiati dall'inchiesta di Matera e c'è il rischio che venga compromesso il quadro probatorio...»;
in data 30 luglio, la giornalista de Il Quotidiano della Calabria Chiara Spagnolo viene anch'essa sottoposta a perquisizione domiciliare su disposizione del sostituto procuratore di Catanzaro, Salvatore Curcio, per presunta violazione del segreto istruttorio;
sullo stesso Quotidiano calabrese, nell'edizione del 31 luglio leggiamo: «Le perquisizioni e i sequestri effettuati dai Ros e dalla sezioni Pg della Procura hanno riguardato la casa di Catanzaro, quella al mare di Sellia Marina e la redazione cittadina de il Quotidiano della Calabria»;
in data 1
o agosto si apprende, sempre da organi di stampa, che il giornalista de Il Quotidiano della Basilicata Fabio Amendolara risulta indagato dalla Procura della Repubblica di Cosenza, la quale in data 31 luglio ha fatto pervenire presso la sede di Cosenza de Il Quotidiano della Calabria una nota della sezione di Polizia di Stato, con la seguente richiesta: «Pregasi voler comunicare con urgenza come l'autore dell'articolo Fabio Amendolara sia venuto a conoscenza del decreto di perquisizione e sequestro avvenuto presso il villaggio «Marinagri»;
lo stesso Amendolara, con la sua collega de Il Quotidiano della Basilicata, Alessia Giammaria, risulta di già indagato dal Procuratore Capo di Catanzaro, dottor Mariano Lombardi, sempre per una «fuga di notizie»;
da quanto scritto, risulta evidente all'interrogante che le Procure di Matera, Catanzaro e Cosenza si occupano di atti prodotti dal sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris: in tutte e tre le indagini c'è un riferimento all'inchiesta «Toghe lucane» -:
se sia a conoscenza dei fatti narrati;
se e quali iniziative intenda adottare, nell'ambito delle sue competenze.
(4-04630)